Francia, Sarkozy fermo nei sondaggi. Hollande sempre più favorito

Mancano meno di tre mesi alle elezioni presidenziali francesi e adesso inizia a concretizzarsi la possibilità che Nicolas Sarkozy debba fare le valigie dopo soli cinque anni all’Eliseo. Per trovare un risultato così negativo dovremmo andare indietro nel tempo di 31 anni, quando fu con grande stupore l’allora presidente Valery Giscard d’Estaing a dovere lasciare la poltrona al socialista François Mitterand, che ad oggi è rimasto l’unico della gauche ad avere mai vissuto all’Eliseo nella Quinta Repubblica. Proprio gli scarsi precedenti rappresenterebbero per Sarkozy una vergogna politica non di poco conto, visto che nel 2007 si era presentato agli elettori come un nuovo salvatore della patria, il terzo dopo Napoleone e Charles De Gaulle.

Domenica è andato in TV a reti unificate nel disperato tentativo di risalire la china dei sondaggi e ha risposto per un’ora alle domande su crisi, Europa, disoccupazione.

I sondaggi dicono che quell’intervista fiume gli sia valso mezzo punto nei consensi, ma quelli di Hollande sarebbero cresciuti di tre punti in due settimane, attestandosi al 31% del primo turno, contro il 24,5% di Sarkozy e il 19% di Marine Le Pen. Al ballottaggio sarebbe una debacle per l’attuale inquilino dell’Eliseo, con un magrissimo 42% contro il 58% dello sfidante socialista. E’ quanto emerge da un sondaggio Ifop-Fiducial per Europe1, Paris Match e Public Senat).

Ottanta giorni sono ancora tanti in termini politici per rimontare, ma la preoccupazione per Sarkozy è nel trend. Da almeno un anno i sondaggi sono penosissimi con lui e solo tra la fine dell’anno e l’inizio del 2012 avevano subito un’inversione di tendenza, registrando un avvicinamento tra le varie posizioni.

Tuttavia, ora pare che si vada nuovamente verso una divaricazione dei consensi, mentre resta sempre l’incognita Le Pen, che gli sottrae voti alla sua destra e lo indebolisce nella sfida contro Hollande. Accreditata tra il 18 e il 20%, la pasionaria della destra radicale francese potrebbe anche espandere la base del suo consenso, sfondando la quota del 20% e ponendosi così a pochissimi punti o decimali di distacco da Sarkozy.

Quest’ultimo ha annunciato che saranno varate misure shock contro la disoccupazione, ma è evidente che per vederne gli effetti, sempre che ci siano, bisognerebbe attendere mesi, se non qualche anno. Bisogna allora fare leva sull’effetto-annuncio, ma che rischia per l’Eliseo di essere divorato dall’aumento dell’Iva di 1,6 punti, che certamente non renderà più semplice la sua rincorsa per ottenere il secondo mandato.

 

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