Laurea ad honorem per Napolitano, scontri tra polizia e manifestanti

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto ieri la laurea honoris causa in relazioni internazionali all’università di Bologna. Napolitano è stato accolto però dalle contestazioni di alcuni studenti universitari, che hanno protestato, insieme a molti membri dei centri sociali bolognesi, contro il conferimento della laurea al presidente.

Bologna è stata completamente blindata dalla forze di polizia per evitare disordini e per preservare l’incolumità di Napolitano. Il presidente è stato costretto ad accedere nell’ateneo dall’ingresso sul retro. Le manifestazioni contro la laurea ad honorem al capo dello Stato erano già state annunciate nei giorni scorsi. La situazione è rimasta sotto controllo e non si sono verificati gravi incidenti. L’unico contatto fra la polizia e gli “indignati” (così si sono ribattezzati i 200 manifestanti presenti) si è verificato in via dei Poeti, mentre questi cercavano di avvicinarsi vicino al luogo della cerimonia. Sono volati alcuni colpi di manganello per fermare l’avanzata dei manifestanti, che hanno continuato a lanciare uova e a urlare i loro slogan anche dopo lo scontro con le forze dell’ordine. Nei tafferugli è rimasto lievemente ferito un cronista di Repubblica.

Nonostante tutto Napolitano, accompagnato dal rettore Ivano Dionigi, si è presentato nell’aula magna in toga viola, salutando tutti i presenti. Il rettore, dopo aver introdotto il capo dello Stato, ha chiesto un minuto di silenzio in ricordo dell’ex presidente Oscar Luigi Scalfaro, scomparso nella notte tra domenica e lunedì.

Durante la sua lectio magistralis, Napolitano ha parlato della situazione italiana, incitando l’attuale governo ad andare avanti: «È nell’interesse comune che lo sforzo appena intrapreso con significative proiezioni in sede europea continui e si sviluppi in un clima costruttivo». Il presidente ha poi condannato la recente “demonizzazione” dei partiti politici: «Dei partiti, come della politica, bisogna avere una visione non demoniaca, ma razionale e realistica. Dal rifiuto dei partiti all’estraniarsi dalla politica il passo non è affatto lungo ed è fatale, conduce alla fine della democrazia e quindi della libertà».

In seguito, il presidente ha ricevuto il berretto simbolico della funzione dottorale, insieme ad una copia di “Platone” dell’umanista Marsilio Ficino, risalente al 1500. La laurea è stata conferita a Napolitano per il suo «contributo fondamentale allo sviluppo della cultura europea e al superamento degli steccati ideologici».

 

 

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