La neve non basta a rovinare l’immenso spettacolo di San Siro, dove Inter e Palermo regalano un pirotecnico 4-4, rispettando in pieno la tradizione di queste due squadre, capaci di regalare tantissimi gol ogni volta che si incrociano.
Stavolta con due protagonisti in particolare, non a caso i bomber delle due squadre: Milito e Miccoli. L’argentino sigla tutte le reti nerazzurre, il suo dirimpettaio “si ferma” alla tripletta ma aggiunge l’assist per il vantaggio iniziale di Mantovani.
Partiamo proprio da questo gol dei rosanero che apre la gara dopo 17′: Mantovani, dimenticato a centro area si avventa sul corner del fantasista leccese e deposita in tranquillità. L’Inter soffre in avvio e Ranieri corre ai ripari, ordinando ai suoi di passare dal rombo al più equilibrato 4-4-2, con Sneijder che si sposta sulla sinistra dietro Pazzini e Milito, che al 22′ riporta tutto in parità capitalizzando un errore di Silvestre e battendo Viviano con uno dei suoi diagonali precisi. Sul finire della prima frazione c’è anche la grande occasione per Sneijder, che anziché calciare davanti alla porta, pecca di altruismo servendo Cambiasso, che non riesce nel tap-in vincente, ostacolato da Balzaretti.
Al 65′ è il momento del debutto per il nuovo arrivato Palombo, ma un minuto più tardi è Miccoli a far festa, avventandosi su un cross violento di Balzaretti e insaccando di testa, non di certo la specialità della casa. L’Inter incassa, ma reagisce prontamente e sul cross di capitan Zanetti arriva il liscio di Pazzini che favorisce, manco a dirlo, il solito Milito. Per lui è uno straordinario poker, che a venti minuti dalla fine sembra richiamare alla concentrazione tutta la squadra di Ranieri. Invito non pervenuto, perché l’incubo Miccoli torna a colpire nel finale, con l’ennesima accelerazione ed un altro diagonale perfetto con il mancino.
Quattro pari e gara assolutamente spettacolare, benché entrambe le difese abbiano lasciato parecchio a desiderare. Si tratta comunque di un passo falso dell’Inter, che perde ancora terreno nei confronti di Lazio e Udinese e deve fare i conti con evidenti problemi di equilibrio. Per il Palermo, che aveva segnato solo due volte in trasferta, è quasi una vittoria morale nel segno di Miccoli, vera e propria luce della squadra.





