Sclerosi Multipla: arriva la pillola in Italia

Grande novità sulla sclerosi multipla: in Italia è arrivata una nuova terapia basata sull’assunzione di una pillola, che potrebbe sostituire le cure attuali che prevedono puntute quotidiane. Stando alle prime dichiarazioni, si tratta di un nuovo metodo curativo, che non solo porterebbe dei vantaggi pratici ai malati ma, ciò che ha una vera importanza, riguarda addirittura una maggiore efficacia che questa comporterebbe per il malato.

L’introduzione di una pillola curativa per questa particolare e devastante patologia, è una novità assoluta, in quanto fin adesso non esisteva alcun altro metodo curativo assumibile per bocca. Si tratta di questo farmaco: fingolimod, il quale è firmato dalla sigla Novartis, che deve essere ingerito dal soggetto affetto da sclerosi multipla ogni mattina.

Un evento che segna un grande cambiamento storico per i malati, per molti pazienti che non rispondono bene alle terapie con interferone, il fingolimod, potrebbe rappresentare per loro una vera e grande alternativa terapica. Inoltre per i malati di sclerosi multipla con SM recidivante –remittente, questa pillola avrebbe un effetto maggiore sul paziente, ed inoltre per quelli affetti da questa particolare condizione, la pillola è passata dal Servizio Sanitario Nazionale. In fase di studio è stato ampiamente dimostrato che questa pillola fingolimod, ha un effetto benefico sul paziente migliorandone perfino la stessa qualità della vita e presentando una maggiore aderenza e risposta alla terapia stessa.

Il potere positivo di questo medicinale, è quello di avere la capacità di adoperarsi in modo deciso su quelle cellule che agiscono sulle cellule immunitarie che si attivano per distruggere quelle nervose; il fingolimod agisce bloccando questa loro attività nefasta e dannosa. Durante il lungo periodo di monitoraggio e studio del farmaco, gli esperti hanno potuto appurare che la pillola in atto, è capace di ridurre del 30% la progressione della disabilità originata dalla malattia stessa.

La ricerca ancora una volta ha dimostrato di aver fatto enormi passi avanti con una malattia, che purtroppo ogni anno colpisce migliaia di persone in Italia e nel mondo, le quali dopo la scoperta della diagnosi possono solo affidarsi alle cure vigenti e alla speranza che la ricerca possa trovare soluzioni più idonee per allietare le loro difficoltà e sofferenze.

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