Impennata dei prezzi sugli alimenti: i più colpiti sono caffè e zucchero

Con il nuovo anno la crisi non molla e i rincari continuano a colpirci incessantemente ma la cosa più preoccupante è che ad esserne interessati sono i settori dei beni cosiddetti indispensabili come il carburante e soprattutto il cibo.

I prodotti “da carrello”, ovvero quelli acquistati più frequentemente, hanno subito un aumento mensile pari allo 0,8% che su base annua si traduce ben ad un 4,2%. Questi dati rivelano che è il rincaro più alto degli ultimi mesi, per superarlo dobbiamo tornare addirittura allo scorso gennaio quando fu dello 0,9%.

I prodotti alimentari più colpiti in questo periodo sono zucchero e caffè che stanno avendo una vera e propria impennata dei prezzi. Le statistiche ISTAT registrano un +15,9% per lo zucchero e addirittura un +16,5% per il caffè – dati calcolati su base annua. Altri aumenti sensibili si sono registrati sulle bevande alcooliche che fanno segnare un +6%.

Da un sondaggio fatto ai consumatori si è stimato un aumento annuo di spesa per famiglia che si aggira intorno ai 928 euro. Federconsumatori e Adusbef evidenziano questo dato sottolineando con tono grave e preoccupato che questi aumenti esagerati, qualora non rallentino la loro corsa, finiranno per mettere in gravissime difficoltà le famiglie italiane. Secondo i dati dell’ONFOsservatorio Nazionale Federconsumatori – se i rincari non rallenteranno a fine anno, il tasso di inflazione, raggiungerà i 4/5 punti percentuali.

Le diverse organizzazioni dei consumatori chiedono a gran voce l’intervento del Governo perché vigili con controlli a tappeto in tutto il Paese, poiché il sospetto di speculazioni da parte dei venditori si fa sempre più incalzante.

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