Assalto all’ambasciata siriana a Roma; 25 morti ad Aleppo

Questa mattina, dodici siriani hanno tentato di occupare l’ambasciata della Siria a Roma, per protestare contro il regime di Assad. Gli uomini sono poi stati tratti in arresto intorno alle 5 e 30. Gli arrestati, tutti residenti nel nostro Paese, saranno giudicati per direttissima. Intanto la situazione in Siria resta drammatica: stamattina si sono verificati due attacchi terroristici ad Aleppo, nel nord della Siria. Lo ha riferito questa mattina la Tv di Stato siriana, che ha parlato di due esplosioni nella zona più popolosa della Siria. Al momento il bilancio degli attentati è di 25 morti e 175 feriti, secondo l’agenzia di Stato Sana.

Intanto il regime di Bashar el Assad continua con la sua durissima repressione. Durante la notte i carri armati dell’esercito di Assad hanno lanciato un assalto contro il quartiere di Homs, città a nord di Damasco, che era già stata colpita durante i giorni scorsi da intensissimi bombardamenti. Gli attivisti che stanno lottando contro il regime hanno riferito che l’attacco è in corso nel quartiere di Inchaat. I soldati di Assad hanno concentrato la loro azione su alcuni sobborghi di Homs, che erano già stati duramente colpiti dai bombardamenti. I carrarmati «sono entrati nella notte nel sobborgo di Inshaat», secondo le parole degli attivisti.

Rami Abdel Rahman, dell’Osservatorio Siriano per i Diritti, spiega che il quartiere di Inshaat è vicino a Bab Amr, crocevia delle proteste, dove sono già state uccise 400 persone negli ultimi giorni. La città di Homs non riesce quindi a trovare pace: i rastrellamenti sono in corso da ore ormai e il bilancio delle vittime rischia di diventare molto più pesante. 

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