Ricette di carnevale: le chiacchiere

Il Carnevale è una festa che non ha una data fissa, ogni anno la si celebra tra febbraio e marzo ed ha il suo culmine tra le giornate di giovedì e martedì grasso. Per questo 2012, giovedì e martedì grasso cadranno rispettivamente il 16 e il 21 febbraio.

La tradizione legata a questa festività è antichissima, la si festeggiava addirittura ai tempi dell’Impero Romano. La derivazione del nome vede due correnti di pensiero che però si somigliano: la prima la vede provenire dal latino “carnem levare”, ovvero una regola ecclesiastica medievale che prevedeva di levare la carne dalla dieta nel periodo della quaresima; la seconda trova la derivazione dalle parole “carna aval”, termine usato dai romani per indicare l’astinenza dalla carne fino alla festa di Carnalia dedicata a Saturno. Nei giorni dedicati al carnevale, viste le imminenti restrizioni alimentari, si dava sfogo all’ingordigia mangiando a più non posso soprattutto dolci che solitamente venivano fritti.

Il dolce che fa da re indiscusso in queste festività sono le chiacchiere. Si tratta di pasta fritta e cosparsa da zucchero a velo ma esiste anche la versione con il miele o con il cioccolato. Si tratta di un dolce consumato in tutta la nostra Penisola, che si differenzia da regione a regione prevalentemente solo per il nome. Ecco allora che a Roma troveremo le frappe, in Veneto i galàni, in Trentino e in Friuli i crostoli, a Genova e Torino le bugie, in Toscana i cenci. Lazio, Campania, Sicilia, Calabria, Basilicata, Umbria, Lombardia, Emilia Romagna e Sardegna usano invece prevalentemente il nome classico di chiacchiere. La tradizione delle frappe probabilmente risale a quella delle frictilia, dei dolci fritti nel grasso che nell’antica Roma venivano preparati proprio durante il periodo dell’odierno carnevale.

La ricetta è molto semplice da eseguire ed è anche poco dispendiosa: gli ingredienti impiegati sono infatti facilmente reperibili e di basso costo, sin dai tempi antichi erano preparati anche dalle famiglie meno abbienti che osservavano la tradizione.

Il procedimento per la preparazione è anch’esso abbastanza semplice. In una terrina abbastanza ampia mettete 500gr di farina bianca – di tipo 00 – setacciata insieme a 6gr di lievito per dolci, 70gr di zucchero, 3 uova intere più un tuorlo, 50gr di burro, ½ bicchierino di grappa o di vostro liquore a piacere, 1 busta di vanillina. Amalgamate gli ingredienti fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo e poi lasciate riposare la pasta per circa 30 minuti avvolto nella pellicola trasparente. Dividete la pasta in quattro parti lavorandone una alla volta e lasciando nella pellicola le restanti onde evitare che si secchino all’aria. Utilizzando una comune macchina per pasta, manuale o elettrica, stendete l’impasto in strisce andando a ridurre gradualmente lo spessore fino a raggiungere quello desiderato – che deve essere di circa 2mm – accertandovi che le sfoglie ottenute siano lisce e senza buchi. Tagliate la striscia ottenuta in rettangoli più piccoli – o in qualsiasi forma vi aggradi – intagliandoli al centro per farle gonfiare a contatto con l’olio bollente. Per friggere le chiacchiere portate l’olio di arachidi ad una temperatura di 180° e, successivamente, ponete poco alla volta le chiacchiere nell’olio fino ad ottenere una doratura omogenea. Mano a mano che saranno pronte, posatele su qualche foglio di carta assorbente per asciugarle dall’olio in eccesso. Una volta raffreddate basterà cospargerle con lo zucchero a velo per dare quell’inconfondibile tocco di dolcezza che, unito alla fragranza della sfoglia, farà subito carnevale!

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