Imprese industria e terziario: le previsioni 2012

Le previsioni degli imprenditori sul corrente trimestre, il primo del 2012, sono tutt’altro che rosee in Italia dopo che l’ultimo quarto dello scorso anno è stato da dimenticare anche perché a causa della crisi la stagione natalizia non ha sostenuto i consumi e gli acquisti da parte delle famiglie. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata da Unioncamere sull’andamento nel nostro Paese delle imprese che operano nei settori dell’industria, del commercio e dei servizi.

Nel dettaglio, proprio a causa dei consumi di fine 2011 non esaltanti, per le imprese l’ultimo quarto dello scorso anno è stato sostanzialmente senza sconti per il settore del commercio, con le vendite che si sono ridotte di ben il 4,1%, mentre hanno mostrato buoni segnali di tenuta il comparto della meccanica e le esportazioni. L’aumento dell’export è stato del 5,6%, mentre per la meccanica il progresso è stato modesto e pari allo 0,2%.

E per quel che riguarda il commercio, a valere sul corrente trimestre le imprese mostrano grande cautela proprio perché scottate da una parte finale deludente del 2011 che, in ogni caso, era largamente attesa visto l’inasprimento della crisi finanziaria ed occupazionale. Secondo quanto dichiarato da Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, il pessimismo che aleggia sul primo trimestre del 2012 impone la presa di scelte forti per il rilancio del sistema economico al fine di ridare il necessario ottimismo a chi rischia facendo impresa. In tal senso occorre agevolare anche l’accesso al credito visto che il mercato dei mutui, dei finanziamenti, dei prestiti e dei fidi bancari attualmente resta stagnante.

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