Adriano Celentano: l'intervento a Servizio Pubblico

Ieri sera, come annunciato, è andata in onda il programma di Servizio Pubblico in cui il tema centrale della serata è stato, appunto, il servizio pubblico, il ruolo della Rai nel panorama televisivo italiano.

Che cosa è il servizio pubblico? In cosa consiste? Qual’è il suo ruolo? Ad intervenire sulla questione proprio Adriano Celentano che, intervistato da Sandro Ruotolo, ha parlato della sua esperienza sanremese.

Il molleggiato cerca di fare chiarezza sui suoi interventi sul palco dell’Ariston, sia per quanto riguarda le critiche sui suoi monologhi, che per le polemiche sul cachet. E, proprio su quest’ultimo argomento si è soffermato, affermando che lui avrebbe chiesto meno soldi, ma a causa delle quotazioni di mercato, quella è la sua retribuzione: ma non è colpa sua se è una delle persone più pagate d’Europa. In fondo, ci ricorda, come durante i suoi interventi lo share del festival si sia alzato arrivando a sfiorare i 17milioni di ascoltatori collegati: un record che in pochi sarebbero riusciti a bissare. E, siccome, la RAI non si nutre solo di canone ma anche di pubblicità, questo è un dato su cui bisogna riflettere attentamente (e, poi, chi lo ha invitato e accettato che parlasse al Festival?)

Prosegue parlando che “I soldi che la RAI mi dovrà dare non sono dei contribuenti, ma sono miei. Come i soldi che un falegname prenderebbe per costruire un tavolo.”. Certo, un tavolo molto costoso, ma almeno i tanti soldi lui darà in beneficenza.

Per quanto riguarda i monologhi, invece,  ribadisce che non cambierebbe una virgola dei suoi discorsi: “rifarei e ridirei tutto quello che ho fatto e che ho detto”.

Per chi se lo fosse perso, ecco l’intervista integrale:

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