Ne avevamo parlato le scorse settimane, di come la Grecia non potesse salvarsi attraverso la mera concessione di altri prestiti, a tassi sempre più elevati, che avrebbero portato solo ad un aumento complessivo del debito, senza alcuna speranza di salvezza complessiva.
A tal proposito l’adesione della stragrande maggioranza dei creditori, locali ed esteri, all’operazione di bond swap, con la quale quest’ultimi rinunciano a riscuotere oltre il 50% del capitale, in cambio dell’emissione di altri Bond, aventi scadenza trentennale e con dei tassi d’interesse che nulla hanno a che vedere con quelli ora sul mercato (3-4% contro almeno il 30% attuale), rappresenta finalmente un passo concreto verso la strada che stavolta può regalare un reale barlume di speranza al futuro di tutto il popolo greco.