Lunedì tavolo riforma del lavoro, Camusso: “rischio tensioni prolungate”

Lunedì si aprirà il tavolo per il confronto sulla riforma del mercato del lavoro, ma intanto Camusso avverte: “c’è rischio di tensioni prolungate”. Il segretario della Cgil, ieri a New York per partecipare alla Commissione sullo Status delle Donne, avverte che esiste il rischio di tensioni sociali prolungate, a causa dell’attuale situazione del mercato del lavoro italiano.

Camusso ha commentato, tramite l’agenzia Ansa, la manifestazione nazionale di ieri a Roma, organizzata dalla Fiom. Il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, ieri è stato fischiato dalla folla accorsa nella capitale; la Camusso ha commentato così: “Siamo impegnati al confronto” ma “se il governo non intende affrontare la risoluzione” dei temi degli ammortizzatori sociali e della precarietà ed “é in cerca dello scalpo dei licenziamenti più facili, la risposta non è in una fiammata ma bisogna immaginarsi una tensione sociale di lungo periodo, che non è oggi nell’interesse del paese”.

Della necessità di un’apertura da parte del governo ha parlato anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “E’ necessario un atteggiamento aperto verso le modifiche tenendo fermi i principi di rispetto dei diritti”. “Insisto – ha aggiunto il presidente – sulla necessità di una visione aperta alle esigenze di rinnovamento”.

Dalla parte della Fiom, invece, c’è un attacco diretto all’ad della Fiat, Sergio Marchionne. Landini ha definito la condotta di Marchionne un “autoritarismo“: “Si renda disponibile a riaprire una trattativa vera, a fare investimenti concreti in Italia e soprattutto a garantire le liberta’ sindacali”, ha dichiarato il segretario della Fiom. Marchionne, secondo Landini, dovrebbe “smetterla di avere un atteggiamento autoritario. E’ una logica sbagliata, che non va da nessuna parte”.

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