Carciofi e tè per salutare la primavera

Sapevate della possibilità di abbinare il delizioso delle cinque anche ai cibi salati? In Gran Bretagna, durante l’afternoon tea, è una consuetudine accompagnare una tazza di tè a dei buonissimi sandwiches salati. Quale abbinamento per voi, nel mese di marzo? A Marzo fanno capolino una buona frutta di stagione e altrettanta verdura. Io ho scelto per voi i carciofi.

Il carciofo è una pianta di origine mediterranea, si tratta di un ortaggio noto e consumato fin dai tempi antichi: era usato in cucina dal popolo egiziano, dai greci e dai romani. Il carciofo viene raccolto da ottobre a giugno e molte specie fioriscono più volte durante l’anno. In Italia è molto diffuso, soprattutto nell’area mediterranea, le coltivazioni più estese si trovano in Liguria, Toscana, Sardegna, Lazio e Puglia ed il nostro Paese, attualmente, è il maggior produttore a livello mondiale di carciofi. Il segreto delle sue virtù risiede nella cinarina, una sostanza aromatica che gli conferisce il caratteristico sapore amaro. Il carciofo è ricco di potassio e sali di ferro. Contiente alcuni zuccheri, come mannite e inulina e altri minerali come rame, zinco, sodio, fosforo e manganese.

I benefici del carciofo
L’organo che trae maggior beneficio dalle proprietà del carciofo è il fegato; la cinarina, le cui proprietà vengono annullate dalla cottura, favorisce la diuresi e la secrezione biliare. Inoltre mangiare carciofi contribuisce al benessere del nostro organismo e soprattutto a prevenire diverse malattie. Il carciofo ha proprietà digestive e diuretiche e, grazie alla presenza di inulina permette di abbassare i livelli di colesterolo; inoltre, nel cuore del carciofo è presente un acido clorogenico, antiossidante, che è in grado di prevenire malattie arteriosclerotiche e cardiovascolari. Le sostanze con proprietà antiossidanti contenute nel carciofo hanno una potenziale attività antitumorale che è tutt’ora oggetto di ricerche per poterne confermare la veridicità.

Il carciofo ha in comune con alcuni tè le proprietà digestive e diuretiche e gli antiossidanti. Il loro matrimonio è un tripudio di sapori e odori e un perfetto alleato della salute. Tra le varietà di tè consiglierei un oolong.

L’oolong (o wulong) significa letteralmente drago nero. Questo tipo di tè prodotto in Cina e Taiwan è chiamato anche tè blu o tè qing e la sua particolarità è la semiossidazione delle foglie che vengono lavorate subito dopo la raccolta. La sua caratteristica principale è il sapore aromatico e il colore rossastro delle foglie che si aprono in acqua.
Le proprietà di cui può vantarsi consistono in un altissimo potere antiossidante ma anche nella presenza dei polifenoli, quercitina e catechina, che hanno una ricaduta positiva sul controllo del peso corporeo grazie alla sua capacità di accellerare il metabolismo. Inoltre può ridurre l’assorbimento dei grassi e si considera un toccasana per chi soffre di colesterolo alto. Per la sua preparazione, si procede secondo due metodi diversi: il primo, all’occidentale, consiste nell’infusione delle foglie in acqua a 80 gradi; il secondo, il metodo cinese, prevede l’utilizzo del set per il gon fu cha, dove si possono percepire meglio le differenze cromatiche, olfattive e gustative di questo particolare tè.

Per la preparazione dei carciofi, invece, consiglio di dare ampio spazio alla fantasia: ricordate che le proprietà della cinarina vengono annullate con la cottura. Sarebbe preferibile, allora che voi sceglieste una ricetta che non preveda la cottura dei carciofi. Si potrebbe, ad esempio, sperimentare una insalata di carciofi crudi con cui ricoprire delle bruschette da servire con il tè. Ricordate, tuttavia, di scegliere carciofi di agricoltura biologica.

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