Whitney Houston: annegamento e cocaina l'hanno portata via

Non capita raramente che la morte di cantanti made in America resti avvolta nel mistero, e forse perchè nel cuore dei fans c’è sempre una certa incredulità al pensiero che degli artisti così immensi e irripetibili vadano via.

Stavolta però sembra essere tutto chiaro sulle cause del decesso di “The Voice” a quanto hanno dichiarato il gruppo di medici di Los Angeles che si sono occupati di fare chiarezza sul caso, e tra due settimane rilasceranno il rapporto completo.

A portare via Whitney Houston sono stati gli elementi che componevano la scena del decesso: la cantante è morta per annegamento, ecco perchè ritrovata nella sua vasca da bagno, e a questo si aggiunge una malattia cardiaca, l’aterosclerosi, e l’uso frequente di cocaina. Si tratta dunque della definitiva conferma di tutte le indiscrezioni che avevano avvolto la morte della cantante. Gli esami tossicologici inoltre hanno rilevato marijuana e farmaci antidepressivi nel corpo della cantante, che pur non avendo contribuito alla morte confermano la sua eccessiva dipendenza da queste sostanze.

Successo, fama mondiale e una voce soavemente potente sono quanto resta della cantante, morta l’11 Febbraio 2012 e ritrovata nella sua stanza d’albergo a Beverly Hills: la sera successiva si sarebbe dovuta esibire in occasione dei Grammy Awards. Negli ultimi tempi purtroppo Whitney era continuamente chiacchierata meno per la sua musica e più per il difficile matrimonio con Bobby Brown e per la sua dipendenza da droghe e alcool. L’ultima sa fatica era stato il film “Sparkle” che racconta la storia del gruppo femminile “The Supremes”, l’uscita è prevista per l’estate e la Houston non solo recita ma canta anche: per i fan sarà una gioia rivederla sullo schermo per l’ultima volta in un lavoro che l’aveva resa molto felice.

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