Morosini, eseguita l’autopsia ma servono ulteriori esami

Da non molto si è conclusa l’autopsia sul corpo di Piermario Morosini, centrocampista del Livorno che è deceduto sabato scorso durante la partita della propria squadra contro il Pescara.

Nei giorni successivi alla morte del venticinquenne calciatore, oltre alle tante parole e gesti di cordoglio, stima e affetto, oltre alle tante lacrime non sono mancate anche le molte polemiche riguardo l’accaduto, la tempistica nell’intervento, la mancanza di un defibrillatore in campo e tante altre discussioni che hanno acceso la questione e di cui da giorni si dibatte senza sosta. Certamente sono stati giorni di grande riflessione anche per il futuro.

Oggi era il giorno dell’autopsia che avrebbe dovuto svelare qualche altro dato in più sul decesso del ragazzo.

Secondo le prime indiscrezioni, provenienti da fonti interne all’Ospedale di Pescara, si è trattato di una operazione lunga e complicata, durata circa sei ore, al termine della quale le parole del medico legale D’Ovidio sono state le seguenti: “Non ci sono situazioni macroscopiche evidenti che ci permettano di determinare la morte del ragazzo. Ora sono necessari ulteriori approfondimenti anche di carattere tossicologico“.

Quello che però sarebbe stato accertato è che sono esclusi aneurisma e infarto, sempre secondo quanto riportato dal medico legale. A quanto pare, alcuni organi potrebbero essere stati sequestrati.

In ogni caso, la salma di Morosini è stata poi ricomposta per poter essere riconsegnata ai familiari e poter permettere poi mercoledì i funerali, che si terranno a Bergamo.

Prima però la salma verrà trasportata a Livorno per fargli fare un ultimo giro di campo intorno allo stadio, per consentire un ultimo saluto da parte dei tifosi amaranto al proprio giocatore. Sarà poi il Livorno stesso ad occuparsi del trasferimento della salma a Bergamo.

Intanto, mentre il vigile urbano che aveva lasciato la macchina davanti all’ingresso dello stadio si è autosospeso, la Procura di Pescara ha ipotizzato l’omicidio colposo come reato. Più un atto dovuto che un ipotesi reale.

Allo stato attuale, però, non ci sono indagati ed il fascicolo è stato aperto contro ignoti.

Si sperava proprio negli esiti dell’autopsia odierna per avere elementi utili alle indagini ed ora bisognerà attendere gli approfondimenti e le risposte degli ulteriori esami che verranno fatti.

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