Sciopero lavoratori commercio 25 aprile e 1 maggio 2012

Protestare contro le aperture dei negozi nelle giornate del 25 aprile e dell’1 maggio del 2012, ovverosia in concomitanza con le Feste della Liberazione e dei Lavoratori. A proclamare lo sciopero dei lavoratori del commercio, in maniera unitaria, sono state le sigle Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil su base territoriale, ed in particolare in tutte le Province della Regione Toscana e della Regione Veneto, in tutto l’Abruzzo e nelle città di Milano, Bologna, Roma, Reggio Emilia, Modena e Torino. I Sindacati ritengono che i lavoratori del commercio abbiano il diritto di festeggiare liberamente il Natale, la Pasqua e tutte le altre feste, e di conseguenza c’è contrarietà sia sulla liberalizzazione degli orari, bollata come “selvaggia“, sia sulle modifiche che potrebbero essere apportate all’articolo 18.

E così, in molte delle città sopra indicate, i lavoratori del commercio non solo sciopereranno, ma si riuniranno in piazza, organizzando presidi e manifestazioni al fine di sensibilizzare i cittadini invitandoli, anche attraverso un volantinaggio, a boicottare i negozi aperti.

E visto che ad oggi manca una politica concreta per dare spinta alla crescita economica italiana, secondo la Filcams Cgil non saranno di certo le aperture commerciali nei giorni festivi a dare una spinta ai consumi. D’altronde i soldi in tasca delle famiglie sono sempre quelli, anzi sono sempre meno e quindi non basta allungare gli orari per scatenare corse allo shopping. La conferma arrriva in merito dagli ultimissimi dati Istat sulle retribuzioni, quelli di marzo 2012, che indicano che queste sono ferme rispetto al mese precedente, e crescono ben al di sotto dell’inflazione su base annua.

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