Giudice Sportivo: 3 mesi a Delio Rossi, Lecce senza Muriel e Cuadrado

Il Giudice Sportivo ha comunicato le proprie decisioni dopo il trentaseiesimo turno di serie A.

Come era lecito attendersi, è arrivata anche la sentenza sul caso Delio Rossi. L’ex tecnico della Fiorentina, esonerato subito dopo il match dei gigliati contro il Novara per motivi disciplinari dal Presidente Della Valle, si era reso artefice di una sfuriata con tanto di uso delle mani nei confronti del suo giocatore Ljajic, che a sua volta lo aveva contestato applaudendolo ironicamente dopo essere stato sostituito.

Per questo motivo è arrivata la stangata, tre mesi di squalifica per l’allenatore, così si legge nel comunicato diramato poco fa:

“Il Giudice Sportivo ricevuta dal Procuratore federale rituale segnalazione ex art. 35, 1.3, CGS (pervenuta a mezzo fax alle ore 9,19 odierne) circa la condotta tenuta al 31° del primo tempo dall’allenatore Delio Rossi (Soc. Fiorentina) nei confronti del calciatore Adem Ljajic (Soc. Fiorentina); acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Sky e Rai), di piena garanzia tecnica e documentale; osserva: le immagini televisive documentano che, nelle circostanze segnalate, l’allenatore viola aveva provveduto alla sostituzione del calciatore n. 22 che, uscito dal terreno di giuoco, nell’accomodarsi in panchina, non accettando evidentemente tale decisione, gli rivolgeva un ironico e provocatorio applauso, presumibilmente accompagnato da parole altrettanto non gradite.

Il Rossi si lanciava repentinamente sul proprio calciatore, afferrandolo con il braccio sinistro e colpendolo ripetutamente con il braccio destro al volto, fintantoché alcuni collaboratori riuscivano, sia pure a fatica, ad allontanarlo dallo Ljajic. Il tecnico riprendeva quindi a svolgere la sua funzione e la gara proseguiva regolarmente senza alcun intervento da parte dell’Arbitro che, su richiesta di questo ufficio, dichiarava (e-mail ricevuta alle ore 11,52 odierne) di “non aver visto quanto accaduto”.

Le immagini televisive, puntualmente e dettagliatamente confermate da quanto relazionato dai collaboratori della Procura federale, evidenziano quindi una condotta inconsulta, tanto violenta quanto imprevedibile, la cui gravità non può essere attenuata dalla tensione emotiva generata da una delicata fase agonistica.

Per questi motivi delibera di infliggere all’allenatore Delio Rossi (Soc. Fiorentina) la sanzione della squalifica per tre mesi”.

Naturalmente, non sono mancante le reazioni da parte di altri personaggi del mondo del calcio in merito alla vicenda. C’è chi, pur non difendendo Delio Rossi, è più comprensivo e se la prende con il calciatore che ha provocato, c’è chi è più intransigente e condanna senza se e senza ma, c’è chi è rimasto sorpreso dal comportamento del tecnico.

Adriano Galliani è uno di quelli che, senza voler giustificare un gesto ingiustificabile, ha voluto ribadire il concetto che i giocatori dovrebbero portare maggiore rispetto verso gli allenatori perchè se così fosse ci sarebbero meno reazioni.

Non poteva non commentare anche il presidente del Palermo, Zamparini, il quale ha parlato di “un gesto non controllato dalla mente, ma può succedere a chiunque” e di probabile grande stress per il suo ex tecnico che lui conosce molto bene ed ha definito una persona a modo, molto pulita anche se un pò spigolosa.

La Fiorentina, comunque, ha tenuto a precisare di aver preso provvedimenti disciplinari anche nei confronti di Adem Ljajic, il quale dovrebbe finire fuori rosa e terminare qui la sua stagione con i viola.

Per quanto concerne le altre sanzioni, il giudice sportivo ha squalificato per una giornata 13 giocatori, ovvero Carrozzieri, Guillermo Cuadrado e Luis Fernando Muriel del Lecce, che salteranno la delicata e fondamentale sfida di sabato prossimo contro la Fiorentina, Alessandro Agostini del Cagliari, Giuseppe Biava e Cristian Ledesma della Lazio, Federico Fernandez del Napoli, Panagiotis Kone, Daniele Portanova e Gaston Ramirez del Bologna, Fabiano Santacroce e Jaime Valdes del Parma, Nicolas Federico Spolli del Catania.

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