Mentre la crisi continua a mietere vittime su vittime di suicidi, in questi minuti un individuo armato è entrato in una sede di Equitalia della provincia di Bergamo, posta precisamente a Romano di Lombardia. Si pensava avesse preso in ostaggio una quindicina di persone, invece dopo che si sono uditi degli spari, tutte le persone sono state fatte uscire, tranne una, che l’individuo, in evidente stato di shock, afferma di voler liberare appena avrà avuto modo di parlare con la stampa.
Il sequestratore avrebbe più volte urlato la sua disperazione causata da grossi guai economici ed avrebbe espresso la volontà di togliersi la vita a breve. Non ci sarebbero feriti e l’occupante avrebbe, a detta dei testimoni usciti dall’ufficio di Equitalia, circa 50 anni ed in mano un fucile a pompa. I carabinieri e la polizia di Bergamo sono accorsi immediatamente sul luogo e stanno portando avanti le trattative con lui.
Abbiamo già scritto tante volte della visione profondamente negativa che molti cittadini hanno nei confronti di Equitalia (ente che guadagna in base alla riscossione dei tributi statali e locali), e che anche per questo diversi enti locali lo stanno cominciando a dismettere come strumento, tornando alla riscossione diretta delle tasse e dei debiti contratti dai cittadini nei confronti della Pubblica Ammistrazione. La crisi economica che attanaglia le famiglie italiane provoca ormai ogni singolo giorno gesti inconsulti come suicidi ed aggressioni, e forse sarebbe ora che qualcuno tra politici, tecnici e commissari dei tecnici cominciasse ad occuparsene in maniera diretta, venendo incontro alle tante persone rimaste senza reddito e che non sanno più cosa fare per sopravvivere.
La Pubblica Amministrazione non paga le aziende a distanza di anni, mentre Equitalia potrebbe ipotecarti la casa per due bolli auto non pagati: a tale meccanismo va posto rimedio e subito!