L’Inter del futuro prende forma. Con così poco tempo prima dell’inizio del preliminare di Europa League (il 2 agosto la gara d’andata), la società nerazzurra si è mossa subito sul mercato per definire la rosa a disposizione del mister Stramaccioni.
Il rinforzo prioritario è da tempo Lavezzi, sebbene non ci siano grosse novità nella trattativa. La concorrenza di Paris Saint Germain e Anzhi è difficilmente contrastabile dal punto di vista economico, ma il giocatore ha scelto l’Inter, dove troverebbe una folta colonia argentina ad attenderlo.
Nel caso l’affare dovesse sfumare, si tengono contatti e sondaggi per eventuali alternative. La notizia del giorno riguarda Lucas, trequartista del San Paolo ritenuto uno dei nuovi fenomeni del calcio mondiale: il brasiliano lascerà sicuramente il suo club a causa di frizioni con la società e l’Inter è in cima alle sue preferenze.
L’altra alternativa a Lavezzi può essere Palacio, di cui si è parlato ieri sera in un incontro con il Genoa: su di lui però, è fortissimo l’interesse della Roma. Nel summit con la società rossoblu, i dirigenti interisti hanno anche parlato di Destro e Kucka, ma anche di Andreas Granqvist, difensore svedese utile per il dopo Lucio, visto che il brasiliano ha chiesto la cessione e potrebbe approdare all’Internacional di Porto Alegre.
Un’altra priorità per Stramaccioni è quella del playmaker davanti alla difesa, giocatore fondamentale per lo sviluppo della manovra. Ed in queste ore, torna caldissimo un nome già accostato all’Inter in passato: si tratta di Nuri Sahin, acquistato l’estate scorsa dal Real Madrid, ma che non ha mai avuto molto spazio nel suo primo anno tra le merengues. Mourinho ha dato l’ok per la cessione, ma sul centrocampista turco è forte la pressione del Malaga. Le alternative sono De Jong del Manchester City (ma, nonostante il contratto in scadenza nel 2013, il club chiede 15 milioni) e Strootman del Psv Eindhoven.
Nella giornata di ieri c’è stato anche un incontro con l’agente di Paulinho, centrocampista del Corinthians dalle spiccate doti offensive: il brasiliano però, non convince del tutto la dirigenza nerazzurra.