Inter, ecco Palacio! Ma si lavora anche per Lavezzi

Il mercato dell’Inter comincia col botto. Mentre la squadra vola verso l’Indonesia, dove disputerà due amichevoli che porteranno 2,5 milioni di introiti, la dirigenza lavora per rinforzare la squadra, tenendo conto dei tempi brevissimi prima della preparazione estiva.

Manca l’ufficialità da parte nerazzurra, ma Rodrigo Palacio è ormai un giocatore dell’Inter: ad annunciarlo è il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, che da per concluso l’affare e chiarisce come il giocatore abbia chiesto di essere ceduto.

La stagione difficile dei rossoblu ed alcuni incontri ravvicinati con la tifoseria, hanno spinto il trentenne argentino a lasciare la Liguria (nonostante i 19 gol segnati quest’anno) e, dati gli ottimi rapporti tra Preziosi e Moratti, il passaggio all’Inter è stato immediato.
L’ex Boca Juniors si aggiunge così ad una folta colonia argentina ed il suo ingaggio dovrebbe aggirarsi intorno ai 2 milioni e mezzo per i prossimi tre anni. Il costo dell’operazione è di 11 milioni cash: le contropartite come Kucka e Longo infatti, potrebbero rientrare in nell’affare Destro.

Ma l’arrivo di Palacio non compromette le trattative in corso per arrivare ad Ezequiel Lavezzi. Il Pocho resta sempre l’obiettivo primario per il mercato: lui si trasferirebbe volentieri a Milano, ma resta il problema legato alla clausola rescissoria. L’Inter non può pagare i 31 milioni in contanti, ma inserirebbe Pandev e Pazzini (molto graditi a Mazzarri) più un conguaglio di 15 milioni cash; le contropartite possono risultare fondamentali dal momento che la concorrenza del Paris Saint Germain si è un po’ affievolita negli ultimi giorni.

Oltre all’attacco, sono altri i reparti che saranno rinforzati. Il cileno Isla sembra sempre più vicino, soprattutto nell’ottica di uno scambio proposto dal Manchester City tra Maicon e De Jong. L’olandese sarebbe utilissimo come centrocampista centrale, visto anche il mancato riscatto di Palombo (torna alla Sampdoria) e la probabile cessione di Stankovic, destinato agli Usa.

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