Family Day: un milione di fedeli ad ascoltare il Papa

Un milione di fedeli sono accorsi oggi a Bresso per ascoltare la messa celebrata dal Papa in occasione del Family Day 2012. “La famiglia è fondata sul matrimonio tra l’uomo e la donna. Il vissuto familiare è la prima e insostituibile scuola delle virtù sociali, come il rispetto delle persone, la gratuità, la fiducia, la responsabilità, la solidarietà, la cooperazione – ha detto il Pontefice durante la funzione -. Ci è affidato il compito di edificare comunità ecclesiali che siano sempre più famiglia, capaci di riflettere la bellezza della Trinità e di evangelizzare non solo con la parola, ma per “irradiazione”, con la forza dell’amore vissuto”.

Benedetto XVI è stato accolto con un boato dalle centinaia di migliaia di fedeli accorsi ad ascoltare la sua Messa. Seduti fra le prime file molti rappresentanti della politica: il presidente del Consiglio Monti, il ministro della cultura Ornaghi, il ministro Riccardi, Maurizio Lupi, Rosi Bindi, Umberto Bossi, il nuovo presidente di Confindustria Squinzi, il segretario della Cisl Bonanni, Roberto Formigoni e altri ancora.

Per Rosi Bindi quello del Papa è “un messaggio giustamente responsabilizzante che non possiamo non accogliere. Per quanto attiene alle scelte di indirizzo politico – continua Bindi – poi naturalmente ciascuno di noi come laico impegnato in politica si assume le proprie responsabilità, sapendo da credente di dover servire il proprio Paese rispettando quel profondo valore, peraltro ricordato dal Papa, che è la laicità”. Roberto Formigoni, governatore della Lombardia alle prese con lo scandalo delle vacanze pagate da Daccò, ha commentato così le parole del Pontefice: “Lo sbaglio è all’ordine del giorno, chi è che non sbaglia, ma l’invito del Papa mostra l’ideale e chiede a ciascuno di noi di tendere verso l’ideale”.

Angelo Scola, arcivescovo di Milano, ha dichiarato: “L’abbraccio di questa moltitudine di fedeli, cui si aggiunge il numero incalcolabile di quanti ci seguono in tutto il mondo attraverso i mass media, esprime l’amore ecclesiale per il successore di Pietro. Questi uomini, queste donne, questi giovani, questi ragazzi – evidenzia il cardinale Scola -, hanno ben compreso che il successore di Pietro, e con lui tutti i pastori, ha bisogno di loro, di ciascuno di loro”.

 

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