Il Ministero dell’Economia certifica il fallimento del Governo Monti: tante tasse ma entrate insufficienti

Il fallimento del Governo Monti continua ad essere certificato ormai quotidianamente da ogni angolo da cittadini e Istituzioni. Quello che però è successo ieri sera in particolare, rappresenta un segnale inequivocavile della poca intelligenza contenuta nelle manovre economiche di Monti, Grilli & Company, che noi avevamo denunciato da mesi. L’aumento della tassazione, unita alla crisi economica ed alla perdita costante di posti di lavoro tra la popolazione, ha provocato un crollo (rispetto alle previsioni) nei consumi e nell’Irpef versata che ha già portato ad un ammanco di 3,4 miliardi di euro nei primi 4 mesi del 2012. Ma se uno andasse a rileggere i miei articoli scritti su questa testata giornalistica telematica, oppure avesse chiesto ad un semplice uomo di strada un parere sul “Rigor Montis”, si sarebbe accorto che qualsiasi persona di buonsenso era in grado di prevedere quello che i Professoroni non sono stati in grado di fare: più disoccupazione, meno soldi, più tasse, inflazione più alta per l’aumento dell’Iva, i consumi crollano, l’Iva e l’Irpef pagate pure, e siamo punto e daccapo.

Riassumendo in parole semplici: in termini assoluti le entrate fiscali sono aumentate leggermente ma molto meno rispetto a quanto doveva essere con l’aumento delle tasse, per i posti di lavoro persi (chi non lavora non paga le tasse sul proprio reddito, visto che non ce l’ha più!). E poi se l’Iva fa aumentare i prezzi delle cose, la gente che ha già meno soldi di suo, ne compra di meno, provocando la chiusura di imprese, e meno gettito diretto verso lo Stato tramite l’Iva stessa!

Ed ora cosa proporranno? Un ulteriore aumento della tassazione, Imu ancora più pesante, così da bloccare le nostre imprese e provocare un nuovo crollo dei consumi? E’ un gatto che si morde la coda, ma di certo da dei tecnici c’era da augurarsi che sapessero da soli che politiche del genere potessero essere proposte solo in periodi di forte espansione economica, non adesso con la crisi, pena il fallimento sicuro delle stesse!

Dunque cosa fare? Forse è tardi, ma vanno abbassate sensibilmente le tasse su lavoratori ed imprese, eliminata l’idea di aumentare ulteriormente l’Iva da Settembre, eliminata l’Imu sulla prima casa per chi ne possiede una soltanto, lasciata intatta quella sulle seconde case, ed alzata magari tantissimo dalla terza in poi. Smettere di aiutare le banche, e cominciare a farlo con i cittadini, eliminando la balzana idea della Fornero di tagliare gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione e mobilità), scelta che in qualche anno rischia di rendere povere tantissime famiglie italiane.

Far ripartire quindi i consumi, a danno dei diktat della Germania e dei crediti bancari (hanno preso così tanti soldi, che ora possono fare loro qualche sacrificio). Restituire a tutte le banche italiane e straniere i titoli di stato con solo l’1% d’interesse, lo stesso che pagano loro per prendere i soldi dalla Banca Centrale Europea, ed infischandosene dei tassi imposti dallo spread, destinare tutti i soldi risparmiati nell’aiutare le famiglie ed i disoccupati. Operazioni forse tardive, ma comunque un tentativo va fatto per tentare di risollevare la situazione degli italiani.

Non è difficile, ma un pò per la preminenza degli interessi delle lobbies, un pò per la loro incapacità, neanche questa volta tecnici e politici saranno in grado di dare un segnale forte per uscire da questa crisi, che noi cittadini non abbiamo neanche partecipato a creare!

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