Maria Grazia Cucinotta al Vebo elogia tradizione e made in Italy

Numeri convincenti ed anticrisi quelli registrati all’undicesima edizione del Salone Vebo, la rassegna internazionale dedicata alla bomboniera, all’articolo da regalo e alla casa che si è appena conclusa alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Una crescita del 10% delle presenze alla quattro giorni espositiva, con particolare incremento dei partecipanti dalla Sicilia, Calabria e dall’intero nord Italia, fa registrare oltre 33mila visitatori intervenuti con una percentuale del 72% di operatori del settore provenienti da fuori regione.

Siamo particolarmente soddisfatti dei numeri di partecipanti e della qualità degli scambi commerciali avvenuti a Napoli – ha dichiarato il patron Luciano Paulillo – proprio in un anno nel quale la crisi ha cancellato circa 2.000 esercizi in tutta Italia. Vebo, a dispetto di altre fiere, ha sempre puntato sulla collaborazione fattiva con gli operatori del settore, sia produttori sia rivenditori, ma anche con i rappresentanti e gli operatori della filiera produttiva, al fine di promuovere la bomboniera ed il made in italy che rende la nostra produzione artigianale unica nel mondo”.

Anche Maria Grazia Cucinotta, madrina della manifestazione, ha sottolineato, nell’apprezzare l’esposizione ed i suoi contenuti, i valori espressi nelle collezioni ritenendoli fondamentali ed importanti, di per se, nella vita. “Le tradizioni aiutano a rimanere con i piedi per terra e mi hanno salvata più volte nel corso della mia carriera – ha raccontato la Cucinotta – Ho viaggiato molto per la mia professione e sono fiera del mio Paese e del made in Italy, che tanto è apprezzato in tutto il mondo. Penso che in questa rassegna siano messe in evidenza entrambe le cose: l’importanza della tradizione e dell’artigianato italiano”.

Alla giornata domenicale della fiera è intervenuto anche il neopresidente della Mostra d’Oltremare di Napoli, Andrea Rea che ha presenziato per la prima volta ad una fiera della Spa dopo la sua nomina. Il professore di marketing, con cattedra alla Bocconi di Milano ed alla Sapienza di Roma, è intervenuto sottolineando: “Sono contento che proprio Vebo sia la mia prima fiera in veste di presidente perché racchiude in sé quattro elementi fondamentali: numeri, continuità, rilevanza economica e integrazione con il territorio. – Andrea Rea ha poi sottolineato – La tradizione ci sta salvando dalla globalizzazione e la manifattura italiana é un patrimonio di cui il mercato ha bisogno. Non c’é nulla di nuovo che non si basi sul passato. Ed é proprio in quest’ottica che intendo rivalutare quello che noi abbiamo qui a Napoli. Un polo fieristico unico all’interno di un sito architettonico che non ha pari, anche se sono solo 25 mila, dei 750 mila metri quadrati totali della Mostra d’Oltremare, quelli riservati agli spazi espositivi”.

Il neo presidente ha poi indicato la strada del suo prossimo impegno direttivo: “Forse i padiglioni non saranno all’avanguardia rispetto ad altre sedi in Italia, ma sicuramente sono inseriti nel miglior contesto possibile che altri quartieri fieristici non possono vantare. La Mostra d’Oltremare si trasformerà nei prossimi anni e molte innovazioni saranno possibili anche nell’immediato futuro rendendo la struttura molto più vendibile. Se verranno confermati gli stanziamenti programmati potremmo usufruire di circa 80 milioni di euro per investirli nella riqualificazione dell’intera struttura, rendendola più funzionale e moderna e salva guardone, nel contempo, il patrimonio storico e architettonico”.

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