Elezioni Usa, Obama arruola Marchionne contro Romney

In Italia deve fronteggiare gli attacchi di sindacati e governo per il caso Pomigliano, negli Stati Uniti invece gli si aprono le porte per un nuovo mestiere: Sergio Marchionne diventa ‘testimonial’ della campagna elettorale di Barak Obama nella sfida contro Mitt Romney.

Il numero uno della Fiat compare, infatti, in un video dell’attuale presidente degli Usa contro lo sfidante repubblicano: l’inquilino della Casa Bianca utilizza anche l’amministratore delegato del Lingotto per mettere in cattiva luce l’avversario a quattro giorni dalle elezioni presidenziali americane, il cui risultato appare sempre più in bilico.

In un filmato dal titolo ‘Romney Style: How to Destroy You Campaign’s Credibility in Five Easy Steps’ (in pratica come Romney ha annullato la credibilità della sua campagna elettorale in cinque semplici passi), Obama prova a smascherare le bugie del candidato repubblicano e lo fa utilizzando il recente botta e risposta con Sergio Marchionne: Romney aveva, infatti, dettoche la produzione del marchio Jeep, che fa capo al gruppo Fiat-Chrysler, sarebbe stata spostata dall’Ohio alla Cina, ed era andato anche oltre in uno spot in cui affermava che la Chrysler era stata venduta agli italiani.

Il trasferimento in Cina della Jeep era stato immediatamente smentito proprio dall’amministratore delegato della Fiat che aveva ribadito tramite una e-mail inviata ai dipendenti del gruppo che “l’azienda non sarà mai trasferita in Cina e insinuare qualcosa di diverso è sbagliato”. La smentita dell’amministratore delegato della Fiat è utilizzata da Barak Obama in suo favore per rimarcare le bugie utilizzate in campagna elettorale da Romney: e chissà che a Marchionne il nuovo ruolo non piaccia così tanto da dire addio al mondo economico per cimentarsi con la tv. Magari per la prima volta avrebbe l’appoggio di qualche operaio Fiat…

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