Berlusconi si smentisce subito: “4 milioni di posti di lavoro? No, era una provocazione”

Come vi abbiamo prontamente mostrato su questa testata, Silvio Berlusconi oggi ne aveva sparata un’altra, stavolta fuori da ogni logica minimamente comprensibile: la promessa della creazione di 4 milioni di posti lavoro, se il Pdl avesse vinto le elezioni.

Convinto probabilmente da qualcuno vicino a lui, che stavolta anche a livello di promessa elettorale tale sua previsione era impossibile da giustificare, il Cavaliere si è affrettato a “smentire”:

Ho promesso 4 milioni di posti di lavoro? No, ho tirato fuori un’ipotesi cercando di vedere se c’e’ gente di buon cuore. Ho fatto un tentativo per vedere se gli imprenditori che hanno aziende che funzionano, assumono avendo dei vantaggi. E’ stato un invito ai nostri capitani coraggiosi ed una speranza. E’ un modo per arrampicarsi sugli specchi, per cercare di trovare un lavoro a quei 3 milioni di disoccupati”.

E dall’Auditorium della Conciliazione in Roma, per sdrammatizzare, si è anche esibito in un’imitazione buffa di Bersani, intento a criticarlo, esibendo un accento emiliano non proprio impeccabile. Il Cavaliere ha poi ricordato ai presenti del comizio, che ormai il distacco tra centro-destra e centro-sinistra, stando ai sondaggi a sua disposizione, è di appena l’1,7%. Una rimonta pazzesca, che partiva da uno scoglio che presentava valori superiori ai 12 punti: nelle prossime 3 settimane il leader del Pdl è sicuro, che la rincorsa si completerà definitivamente tramite addirittura un sorpasso, perchè i cittadini avrebbero capito, come nel 1994, che la sinistra in Italia è solo rappresentazione di odio ed invidia.

Ha già forse pronto qualche altro asso nella manica?

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