“Milano violenta”, il consolato USA mette in guardia i suoi e Pisapia ottiene chiarimenti

Milano è diventata una città violenta e non sicura. E’ questo il succo di un allarme lanciato dal Consolato americano nel capoluogo lombardo lo scorso 8 febbraio, attraverso una nota diretta ai cittadini Usa presenti in città. Nel testo diffuso da alcuni quotidiani, si mette in guardia da un relativamente recente e vertiginoso aumento di rapine, aggressioni e violenze segnalato dalle autorità locali, in particolare “nelle aree a ovest di corso Venezia attraverso parco Sempione fino a via Domenichino” zone in cui, appunto, si trovano le residenze di molti impiegati del consolato e cittadini americani. Ma ancor più inquietante suona l’invito rivolto ai diretti interessati di “mantenere un livello alto di vigilanza e prendere le misure appropriate per aumentare la vostra sicurezza personale”

A distanza di poche ore sono ovviamente partite molte reazioni su fronti opposti, prima tra tutte quella del sindaco Giuliano Pisapia, in carica dal giugno del 2011 con una giunta composta da Pd e Sel, ed ora più che mai messo sul banco degli imputati dalle opposizioni. “Sono molto rammaricato, stupito, credo che il console debba dare dei chiarimenti”, ha commentato il primo cittadino al Tg1.

All’attacco invece gli avversari politici, con l’ex vicesindaco della giunta Moratti, Riccardo De Corato, che non si stupisce per quanto affermato dai funzionari dell’ambasciata Usa, e parla di “danni materiali e di immagine” prodotti dalla gestione di centrosinistra: “Milano nell’ultimo anno è diventata una città poco sicura, da quando si è insediato il sindaco Pisapia non ho mai mancato di segnalare il suo scarso interesse per una questione così importante come la sicurezza pubblica e ho iniziato tempo fa una raccolta firme, tuttora in corso, per il ripristino dei presidi militari nelle strade”.

Non perde la ghiotta occasione anche Roberto Maroni, candidato leghista alla presidenza della Regione Lombardia: “La Milano di Pisapia spaventa anche gli americani: troppi crimini” scrive su Twitter, e rincara la dose ricordando e stigmatizzando l’uscita estemporanea del suo concorrente alle prossime elezioni, Umberto Ambrosoli: “E il centrosinistra vuole pure dare il voto a clandestini”.

Infine è arrivata una concisa replica del consolato americano, che tramite una nota tenta di smorzare i toni della polemica, negando eccessivi timori per la sicurezza in città, e parlando di una iniziativa che rientra nella “prassi”“I mezzi d’informazione italiani hanno pubblicato un avviso di sicurezza periodico che il consolato Usa di Milano ha recentemente inviato ai cittadini americani residenti a Milano. E’ una procedura standard quella di avvisare gli impiegati di casi di reati avvenuti in aree in cui vivono o che frequentano abitualmente“.

Tutto normale dunque? Chissà. Ai milanesi l’ardua sentenza.

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