Mobile World Congress, fino al 28 febbraio a Barcellona. Il mondo è connesso!

Sono cominciati ieri a Barcellona e terminaranno il 28 febbraio, i lavori del Mobile World Congress, il meeting internazionale sui cambiamenti delle forme di comunicazione, open web e nuove tecnologie social. Sul tavolo di discussione non vi saranno soltanto i cambiamenti tecnologici e culturali di un settore, quello della comunicazione in perenne espansione ed evoluzione, ma anche le oppurtunità professionali e finanziare che questa nuova generazione di servizi porta con sé.

A guidare i partecipanti nel mondo di questa florida economia in crescita sono 4 Ceo di internet: Gary Kovacs di Mozilla, Manoj Kholi di Bharti, Airtel Nasser Marafih di Qtel/Ooredoo e Stephen Elop di Nokia. Questi guru della comunicazione hanno fornito una nuova visione del futuro raccontando le proprie esperienze e le caratteristiche dei propri settori di riferimento. Hanno esposto idee di ricerca, strategie e punti di vista sull’open web.

A dar il via ai lavori è stato Marafih, head del provider del Qatar che ha dato alcuni numeri circa l’espansione di internt nel suo territorio. Nei paesi arabi, infatti, stando alla testimonianza di Marafih, solo il 30% della popolazione è in rete, il che rende l’area estremamente appetibile per tutti gli operatori del web, anche se le difficoltà da superare non mancano; in primis, quelle delle infrastrutture, obsolete in alcuni casi o del tutto inesistenti in altri. In questo scenario, la soluzione d’internet mobile appare quella più accreditata, renderebbe i servizi di connessione maggiormente veloci ed economici, assicurando un maggior utilizzo della rete per una fetta consistente di popolazione araba. Un’opportunità incredibile, sia per quanto riguarda la crescita tecnologica dei paesi arabi, ancora arretrati sulla tecnologia di largo consumo, sia per quanto riguarda l’occupazione. Per il Ceo arabo, internet su larga scala porterebbe ben 64 milioni di posti di lavori in un lasso di tempo di 10 anni circa.

Questa, stando all’intervento di Marafih, è la previsione per il mondo arabo. Spostandoci dalle parti dell’India, per bocca di Manoj Kholi, uno dei più autorevoli Ceo del mondo indiano, la maggior parte degli utenti del mondo del web verranno, invece, dell’Asia meridionale e dall’Africa. I presupposti ci sono tutti, basta considerare che sette dei dieci paesi dove Facebook è utilizzato in mobilità sono territori della Papa Nuova Guinea e l’Africa. Queste sono le aree del pianeta, secondo Kholi, da dove verranno più utenti del servizio internet in mobilità. Si prevedono circa un miliardo di connessi ed è per questo motivo che gli smartphone non dovranno limitarsi al solo contatto telefononico e internet, ma dovranno racchiudere in sé tutta una serie di servizi e banca dati da renderli indispensabili per qualsiasi abitante di paesi in cui i servizi di pubblica utilità non sono spesso a portata di mano.

Essendo stati chiamati in causa i telefonini, chi meglio di Stephen Elop della Nokia può dire la sua. Secondo Elop, i telefonini non sono più soltanto un mero mezzo di comunicazione diretta, bensì una sorta di marcatore personale, un oggetto che identifica e sintentizza il proprio quotidiano, al pari di un documento o di un bancomat. In tal forma mentis, il numero di telefono diviene un codice d’accesso veloce al nostro mondo, composto dai nostri contatti e dai nostri dati personali. L’azienda Nokia si pone come leader storico nel campo della telefonia, vantando in tal senso, di aver dato l’opportunità a ben un primo miliardo di persone di comunicare tra loro. E in questo senso, l’azienda scandinava, si è posta tre obiettivi: consentire anche ai telefoni più basic di far girare le app, aiutare le persone a orientarsi online nel mare di contenuti disponibili e rendere l’accesso economicamente facile. Non è mancato del sano marketing da parte di Elop, il quale ha promosso i prodotti più economici della Nokia, i feature phone e i telefoni intelligenti più economici come i nuovi 105 e 301; prodotti presentati prioprio all’apertura del Congresso a Barcellona. Un’occhio doveroso alla crisi, dunque. Un problema che le aziende di tutto il mondo devono affrontare, anche se, come sappiamo anche dai risultati degli ultimi acquisiti natalizi nel settore tecnologia, app, pc e telefonini sembrano tutt’altro che in calo. Nokia Express Browser, il sistema che compatta i dati per rendere la connessione più veloce, è la risposta dell’Azienda finlandese alla richiesta dei giovani di un internet più fast and cheap. Nel suo intervento, Elop ha elogiato la Nokia per il suo impegno verso il cambiamento e il suo sostengno agli sviluppatori; innovazione e ricerca come ricetta per far ripartire consumi e competitività. I  software e gli hardware di nuova generazione sapranno adattarsi alla nuove richieste del mercato e soprattutto al numero sempre maggiore di persone che nel mondo utilizzeranno questa tecnologia.

A concludere il tavolo di discussione è il Ceo di Mozzilla, Gary Kovacs che ha parlato sull’Open Web e su come è possibile espandere il settore. Proprio al congresso, Mozzilla ha presentato Firefox Os la mobilità open, di cui potremo apprezzare le novità grazie all’Lte. Stando ai dati di  Kovacs,  l’aumento dei dati in internet è pari al 1000%; dato sbalorditivo che riguarda gli ultimi 10 anni d’utilizzo della rete. Questi numeri riflettono il potere del mezzo ma soprattutto la mole incredibile di persone che ne fanno uso. Pertanto, per servire un numero di queste dimensioni, servono servizi efficienti e mirati, volti a soddisfare le esigente di tutti. L’Open Web, visto da Mozzilla, è un’incredibile ecosistema che necessita constantemente di programmatori, tecnologie avanzate, app store e aziende pronte ad investire. E il ragionamento si conclude con la condivisibile idea che non possono essere soltanto poche corporazioni a porre regole su un settore che è diventato di tutti e in tutte le parte del mondo.

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