Il discorso di Letta: “Via Imu, meno tasse sul lavoro, niente aumento dell’Iva, basta austerity!”

Un discorso davvero convincente, che forse per l’Italia rappresenta l’ultima possibilità di uscire da un crisi ormai decennale. Con una requisitoria da democristiano come molti maliziosamente hanno definito, Enrico Letta ha accontentato tutti, partiti politici e cittadini.

Un programma ambizioso ma che davvero se venisse realizzato lo renderebbero uno statista eccellente, tale da entrare nella storia del nostro Paese.

Entriamo nel dettaglio:

  • Stop immediato al pagamento dell’Imu sulla prima casa dalla rata di Giugno, in attesa di una riforma della tassa che la renda più equa e meno gravosa sulle categorie maggiormente in difficoltà (il Pdl ha già detto però che non si tratta di uno stop ma di un addio definitivo, perchè altrimenti cadrebbe subito il Governo, ndr).
  • Niente aumento dell’Iva da Luglio.
  • Abbassamento delle tasse sul lavoro e forti incentivi per l’assunzione di giovani disoccupati.
  • Basta austerity: da domani a giovedì il politico del Pd sarà a Bruxelles, Parigi e Berlino per chiedere proprio questo.
  • Estensione degli ammortizzatori sociali anche ai lavoratori precari.
  • Reddito minimo di cittadinanza ma solo per le famiglie numerose.
  • Riforma radicale della politica e delle Istituzioni, con l’attribuzione di poteri diversi alle due Camere (qui ha minacciato indirettamente di dimettersi, se riceverà veti su questi temi nei prossimi 18 mesi).
  • Priorità alla creazione di nuovi posti di lavoro.
  • Possibilità di andare in pensione prima rispetto alla riforma Fornero per persone anziane rimaste senza lavoro, con una perdita proporzionale sull’indennità di pensione stessa.
  • Eliminazione dello stipendio da ministri per coloro che sono già parlamentari (sarà questo il primo provvedimento del Consiglio dei Ministri).
  • Rivedere il finanziamento pubblico ai partiti, rendendolo un vero rimborso elettorale: recuperi solo i soldi che spendi effettivamente per l’attività politica.
  • Rendere meno evidenti le diseguaglianze sociali (Letta ha ricordato che solo il 10% di ragazzi con padre senza diploma si laurea).
  • Rilancio del turismo, risorsa fondamentale del nostro Paese.
  • Incentivazione dell’attività sportiva all’interno delle scuole, per la promozione di uno stile di vita sano.
  • Rilancio delle infrastrutture.
  • Creazione di una nuova legge elettorale.
  • Abolizione delle Province.
  • Concorrere alla creazione finalmente degli Stati Uniti d’Europa, attraverso una politica italiana fortemente europeista.

Tanti agli applausi, che sono diventati quasi ovazione con tutti i parlamentari in piedi, quando Letta ha ricordato i due carabinieri feriti, di cui uno in maniera grave, ieri davanti a Palazzo Chigi.

 

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