Si è spenta oggi, dopo una lunga malattia all’età di 71 anni, Agnese Piraino Leto, vedova del giudice Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia nell’attentato di Via d’Amelio il 19 luglio del 1992.
A darne la notizia con un post sulla sua pagina facebook Salvatore Borsellino, fratello del giudice e fondatore del movimento antimafia delle Agende Rosse. Un messaggio semplice per ricordare una grande donna che ci ha lasciato: “E’ morta Agnese. E’ andata a raggiungere Paolo. Adesso saprà la verità sulla sua morte”. Un cruccio che la vedova Borsellino si porterà purtroppo nella tomba.
Esempio di coraggio e umiltà, Agnese non ha mai rinunciato a cercare la verità sull’uccisione del marito pur mantenendo, negli anni successivi alla strage, un atteggiamento di grande riserbo e compostezza, custodendo la memoria di Paolo negli affetti della famiglia piuttosto che pubblicamente, sui giornali o in televisione. Solo di recente aveva deciso di rompere il silenzio ed iniziare a parlare, raccontando le confidenze e le preoccupazioni di suo marito in quei 57 giorni che separarono l’attentato a Falcone da quello di Via d’Amelio.
L’ultimo intervento pubblico, lo scorso mese di dicembre in una lettera al programma di Michele Santoro, Servizio Pubblico, in cui commentò gli ultimi avvenimenti relativi al processo sulla trattativa Stato-mafia e sul conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato sollevato dal Presidente Giorgio Napolitano nei confronti della Procura di Palermo.
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