Elezioni comunali di Roma: candidati deludenti e sondaggi sorprendenti

Impazzano in questi minuti gli hashtag #piazzapulita e #sfidacapitale su Twitter, visto il duello televisivo che sta andando in diretta sulla trasmissione di La7 tra i 4 principali candidati alle elezioni comunali, in programma tra due settimane a Roma: Gianni Alemanno (Pdl), Ignazio Marino (Pd – centrosinistra), Alfio Marchini (imprenditore indipendente) e Marcello De Vito (Movimento 5 Stelle).

Solita solfa con una gara di promesse patetica, a cui si accompagna uno scaricamento reciproco di responsabilità sulle cose che non vanno di Roma, anche da parte di chi è ancora sindaco attualmente.

Le principali differenze? Ignazio Marino propone di far pagare l’Imu non più in base al valore catastale delle case, ma in base al reddito del singolo o delle famiglie che ci abitano. Lo stesso medico del Pd propone un buono casa da 700 euro al mese per le famiglie bisognose, per aiutare almeno una parte di quelle persone che non possono permettersi un tetto dove dormire.

Alfio Marchini propone di abbassare l’addizionale Irpef comunale ai cittadini di Roma, mentre Alemanno conferma che già da quest’anno le famiglie con un disabile non pagheranno l’Imu.

De Vito (M5S, emozionato e piuttosto in difficoltà nella comunicazione verbale e non verbale) parla di bike e car sharing per migliorare la mobilità da Terzo Mondo della capitale.

I sondaggi intanto a differenza di qualche mese fa che davano il centro sinistra in larghissimo vantaggio, con il Movimento 5 Stelle a caccia del ballottaggio, ora risultano rivoluzionati. Con la scelta di Marino fuoriuscita dalle Primarie locali del centrosinistra, l’elettorato moderato pare stia tornando verso il centrodestra, e Marino ed Alemanno sarebbero distanziati (a vantaggio dell’uomo del Pd) di pochissimi punti, mentre scenderebbe molto il Movimento 5 Stelle, con Alfio Marchini, seppur svincolato dai partiti, che supererebbe il 10%.

Sarà comunque probabilmente un ballottaggio a decidere il nome del prossimo sindaco di Roma. Si vota il 26 e 27 Maggio per il primo turno ed esattamente due settimane dopo per l’eventuale, ma appunto probabilissimo, ballottaggio.

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