Ineleggibilità Berlusconi, il M5S ci prova: Governo Letta a rischio

Il voto sull’ineleggibilità di Berlusconi è una spada di Damocle che pende sulle sorti del Governo Letta: la possibilità che alcuni esponenti del Pd si accodino alla richiesta che presenterà il Movimento Cinque Stelle mette a rischio la tenuta dell’esecutivo. Il Pdl è sul piede di guerra e annuncia la fine dell’alleanza se dovesse passare la proposta che i deputati del M5S hanno promesso di presentare.

Oggi ci sarà la prima riunione della Giunta per le immunità e le elezioni e qualcosa in più sull’ineleggibilità di Silvio Berlusconi si potrà sapere già con l’elezione del presidente: la carica è di solito affidata alle opposizioni ed è ambita da Movimento Cinque Stelle e Sel. Possibile però che alla fine venga eletto il leghista Raffaele Volpi che godrebbe dei voti di Pdl e Lega, ma potrebbe ricevere anche quelli del Pd.

Spetterà proprio al presidente calendarizzare il voto per l’ineleggibilità di Silvio Berlusconi e se dovesse passare la corrente Volpi, ecco che il momento della verità potrebbe essere posticipato di molti mesi, disinnescando così la miccia che rischia di far esplodere il governo Letta. Intanto però il Pdl mette le mani avanti con Nitto Palma, presidente della commissione Giustizia del Senato, che afferma: “Se il segnale politico che viene dalla giunta propende per l’ineleggibilità di Berlusconi non c’è molto da aggiungere”, alludendo alla fine del Governo.

A far stare sul chi va là la maggioranza è la composizione della Giunta: il centrodestra può contare su otto senatori, tanti quanti ne ha il Pd, mentre il Movimento 5 Stelle ne ha quattro e Sel uno. Se dovessero unirsi Pd-M5S-Sel ci sarebbe la maggioranza e potrebbe passare la proposta di ineleggibilità di Berlusconi: un’eventualità che segnerebbe la fine del leader del Pdl, ma anche quella del Governo Letta. E dentro il Pd qualcuno potrebbe essere desideroso di mettere a segno il doppio colpo.

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