Tornado Oklahoma city: facebook aiuta a ritrovare gli oggetti smarriti

Il tornado di Oklahoma City ha creato morte e distruzione, migliaia di persone, i sopravvissuti al disastro hanno perso tutto, ma grazie a una singolare iniziativa nata su facebook molti oggetti perduti potrebbero essere ritrovati e assegnati ai dovuti proprietari.

Si parla spesso dei social come community di intrattenimento, a volte si usano anche termini spietati adoperando parole non positive nei confronti di gruppi e interazioni personali che nascono grazie al web, ma questa volta tutto ha un tono letteralmente diverso. Arriva la rivincita del social network che negli ultimi anni ha cambiato quasi totalmente il modo di stare in contatto e di comunicare e di ritrovare soprattutto vecchi amici e di crearsi nuove cerchie di amicizie.

Parliamo di facebook: questo grande social che come sappiamo rende possibile la creazione di gruppi di utenti all’interno dei quali persone racchiuse da un interesse comune possono condividere pensieri, hobby, svago e passioni.

In questo caso una grande iniziativa racconta della nascita di un gruppo: che si chiama “May 19th 2013 OK Tornado Doc & Picture Recovery” che permette alle migliaia di persone che hanno subito perdite di oggetti e documenti di poter ritrovare quanto perduto. Sembra un’impresa ardua, ma sicuramente fattibile. Le persone colpite dal tornado del 19 maggio 2013 a Oklahoma City possono unirsi a questo gruppo di facebook e scoprire se alcuni oggetti personali sono stati rinvenuti e inseriti all’interno del gruppo; azione che  permette di far recapitare ai legittimi proprietari quanto perduto.

Ad ora sembra che circa 8 mila persone abbiamo immediatamente aderito al gruppo su facebook; Leslie Hagelberg è il nome della persona che ha aperto questo gruppo, vive a circa 90 miglia di distanza dal luogo dove si è verificato il tornado, la donna ha trovato vicino alla cassetta delle lettere di casa sua una fotografia, da lì è nata l’idea di creare questo gruppo.

Al momento sembra che siano stati registrati già i primi risultati e che circa sessanta oggetti siano stati individuati e quindi identificati dai proprietari che hanno risposto con sollievo e allo stesso tempo con stupore allo stesso riconoscimento.

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