Cronuts, il dolce ibrido che fa impazzire New York

Il 2010 è stato l’anno dei cupcakes, il 2011 quello dei macarons, nel 2012 abbiamo assistito al boom dei Whoopies, una via di mezzo tra macaron (nella forma) e un cupcake (nel gusto). E il 2013? Nell’anno in corso sembra stia per nascere una nuova moda in fatto di pasticceria: il Cronut, il nuovo dolce che sta letteralmente facendo impazzire la Grande Mela.

Ma non si tratta della solita “americanata”, perché il papà del “cronut” è il pasticcere francese Dominique Ansel, proprietario dell’omonima bakery nel cuore di Soho dove è nato il dolce ibrido, metà ciambella (il famoso donut tanto amato da Homer Simpson) e metà croissant.

Ci sono voluti circa due mesi ad Ansel per perfezionare la ricetta e svariati tentativi di temperatura e tempo di cottura prima di trovare il giusto metodo per realizzare il nuovo oggetto di culto della pasticceria a stelle e strisce. Dal loro debutto ufficiale, avvenuto circa un mese fa, non passa giorno che decine e decine di buongustai newyorkesi si mettano in fila fuori dal negozio, sin dalle prime ore del mattino, per accaparrarsi qualcuno dei 200 esemplari di cronuts prodotti quotidianamente, tutti esauriti molto prima di mezzogiorno. Alcuni finiscono direttamente nello stomaco dei più fortunati, altri invece vengono venduti su Craiglist, in una sorta di mercato nero che riesce a far fruttare fino a 40 dollari a pezzo contro in cinque a cui vengono venduti in negozio.

Sulla rivoluzionaria ricetta, protetta addirittura da un brevetto antifrode, vige il più stretto riserbo. Di certo c’è solo una consistenza soffice di pasta sfoglia, lievitata per laminazione come un croissant, e una forma rotonda che ricorda la ciambella. Il dolce viene poi fritto in olio di vinaccioli, ripieno di una squisita crema, rotolato nello zucchero d’acero e rivestito con una glassa. Ogni mese viene aromatizzato ad un gusto diverso: a maggio crema alla vaniglia di Tahiti e glassa rosa, giugno sarà il mese di limone e sciroppo d’acero, mentre a luglio spazio al dulche de leche.

 

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