Italia-Repubblica Ceca Qualificazioni mondiali 2014: chiudete le valigie, si va in Brasile.

“Il dado è tratto”. Lo diceva Giulio Cesare, oggi lo può dire anche il Cesare della nazionale italiana: Prandelli. Grazie alla vittoria per 2-1 sulla Repubblica Ceca, l’Italia strappa un biglietto per i mondiali brasiliani con due giornate d’anticipo (non era mai successo nella storia azzurra). L’ex allenatore della Fiorentina decide di cambiare modulo, passando dal 4-3-2-1 utilizzato contro la Bulgaria, ad un 3-4-3. Lo stadio è uno Juventus Stadium gremito di spettatori, ognuno dei quali intenzionato a dare la spinta decisiva alla nazionale.

In porta il solito e sempre più confermato Gigi Buffon, che davanti al proprio pubblico ha modo di festeggiare le 136 presenze in azzurro. La difesa rimane pressochè la stessa con, oltre ai beniamini Bonucci e Chiellini, l’ inedito (ma neanche troppo) inserimento di De Rossi. Sulle fasce, in sostituzione ad Abate e Antonelli, vi sono rispettivamente Maggio e  Pasqual, classici corridori dai tre polmoni. In fase di regia il solito e indiscutibile Pirlo, accompagnato dal regista del Milan Riccardo Montolivo. Il tridente d’attacco vede Giaccherini e Candreva a supporto dell’unica punta: Mario Balotelli.

Italia che non parte col piede migliore, anzi tutt’altro. Si divora qualche palla gol, permettendo a una Repubblica Ceca ordinata e precisa di partire in contropiede: Rosicky serve Jiracek con un passaggio millimetrico, l’esterno Ceco pesca Kozak al centro dell’area, sfruttando una dormita della difesa azzurra. L’attaccante dell’Aston Villa sigla così l’1-0 per gli ospiti. Il risultato rimane invariato fino alla fine della prima frazione, dove gli azzurri non hanno di certo brillato, ma hanno pagato il poco cinismo sotto porta di Balotelli, protagonista di errori non da lui.

Iniziata la seconda metà di gioco entra Osvaldo al posto di Giaccherini e l’Italia passa ad un 4-4-2. L’intesa tra il neo acquisto del Southampton e Balotelli è buona e Mario inizia a far vedere le prime cose buone. E’ un uno-due tra gli stessi Osvaldo e Balotelli a dar vita al corner decisivo da cui Chiellini porta avanti l’Italia con un colpo di testa, sfruttando un Cech non del tutto impeccabile.

Mario è insaziabile e, su lancio di Pirlo, prende benissimo il tempo a Gebre Selassie, andandosi a procurare un calcio di rigore fondamentale. Dal dischetto va l’attaccante del Milan che mette la ciliegina sulla torta ad una media di rigori realizzati sorprendente: venti su venti. E’ dunque vantaggio Italia, il gelo causato dal gol di Kozak svanisce e si inizia a pensare al Mondiale.

Il match si chiude con un brutto infortunio di Pasqual per una gomitata alla testa (involontaria?) di Kozak. Per il resto è un’Italia che può sorridere, perchè da stasera può già pensare alla coppa tanto acclamata nel 2006, quella che tutti sognano: la Coppa Del Mondo.

photo credit: Rodrigo_Soldon via photopin cc

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