Europei basket 2013: le pagelle dell’Italia dopo la prima fase

Se qualcuno si aspettava un’Italia dominatrice nel girone D degli europei di basket in corso in Slovenia, alzi pure la mano. Dopo il torneo dell’Acropoli (ultima prova prima degli europei) in pochi avrebbero scommesso sulla qualificazione della nazionale azzurra, ma alla luce delle prestazioni offerte il passaggio del turno come prima del girone è assolutamente meritato. Queste le pagelle dopo le prime cinque partite:

Aradori 8: Lo squalo della Lenovo Cantù mostra finalmente di che pasta è fatto anche con la maglia azzurra. Quasi infallibile nel tiro da fuori (terzo tra i giocatori di questo europeo col 61.5%), esce dalla panchina e aggredisce la partita con la convinzione del grande campione. Mostruoso il terzo quarto da 17 punti contro la Turchia, anche nei pochi momenti di imprecisione si rende utile con assist e rimbalzi. Chirurgo.

Belinelli 8.5: Reduce da una grande stagione con i Chicago Bulls, il ragazzo di San Giovanni in Persiceto ha finalmente svoltato anche in nazionale. Giocatore ormai maturo, leader riconosciuto di questa squadra insieme a Datome, si prende le responsabilità nei momenti difficili e segna canestri da urlo. Irreale.

Cinciarini 7: Europeo in crescendo per il Cincia. Dopo i soli cinque minuti giocati contro la Russia, Pianigiani è costretto a incrementare il suo minutaggio visto l’infortunio a Diener. Il giocatore di Reggio Emilia approfitta dello spazio a disposizione e infila una serie di ottime prestazioni. Decisivo con la Grecia, ma il suo contributo difensivo e a rimbalzo è sempre importante. Mister utilità.

Cusin 7.5: A lui spetta il gravoso compito di confrontarsi con i lunghi avversari, ma non si fa intimidire. Chiude bene anche sulle penetrazioni e sui pick and roll avversari, dimostrandosi un ostacolo spesso insuperabile. Bravo anche in fase offensiva, dove nonostante i limiti tecnici si fa trovare pronto sugli scarichi dei compagni. Saracinesca.

Datome: 8.5: L’altro leader di questa nazionale. Dopo un’annata magica in quel di Roma e l’approdo in Nba, Gigi dimostra a questi europei che è ormai pronto per il definitivo salto di qualità. Giocatore totale, spesso schierato da ala forte, segna in tutti i modi possibili. Ma è l’atteggiamento a fare la differenza: anche nell’unica partita storta, quella con la Turchia, è esemplare in difesa e nelle piccole cose che non finiscono sul tabellino. (Gi)gigante.

Gentile 8: La grande sorpresa degli europei azzurri. Il ragazzo di Maddaloni esce dalla panca e col suo primo passo bruciante e la potenza devastante si abbatte come un tornado sulle partite. In più è settimo per percentuale dal campo di tutta la competizione (56.7%). Buon sangue non mente.

Melli 7: Il giovane talento dell’Olimpia Milano si dimostra un fattore sotto canestro. Gioca in un ruolo non suo ma in difesa non va quasi mai in difficoltà contro gente più esperta e pesante di lui. In fase offensiva sbaglia pochissimo e prende anche diversi rimbalzi importanti. Sembra pronto per la definitiva consacrazione, alla faccia di chi non credeva tanto in lui (vero coach Scariolo?). Rivelazione.

Rosselli, Poeta, Magro, Vitali 6.5: Ognuno di questi ragazzi merita un plauso. Nonostante il minutaggio limitato riescono sempre a contribuire alla causa mettendoci il massimo impegno.

Diener s.v: Il play americano, alla sua prima esperienza con la nazionale azzurra,  esce nella terza partita per un infortunio alla caviglia e non rientra più. Fino ad allora è sembrato un po’ fuori dal gioco, lui che a Sassari è il leader di una squadra spettacolare e miglior assistman del nostro campionato. Ingiudicabile.

credit image: Fiba Europe, Castoria-Matthaios

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