Vi ricordate Stargate ? Il film, uscito nelle sale nell’ormai lontano 1994, consacrò il regista Roland Emmerich nell’Olimpo di Hollywood a colpi di spettacolari effetti speciali e trama avvincente, sviluppata intorno al ritrovamento di un portale che permetteva il passaggio verso un pianeta sconosciuto, popolato da una civiltà galattica molto simile agli antichi Egizi.
Il film ebbe molto successo e, grazie agli incassi, Emmerich mise le basi per avviare la sua lunga carriera cinematografica, tra invasioni aliene ( come non citare Independence Day ), catastrofi planetarie ( L’alba del giorno dopo ) e qualche delusione, come i più recenti Anonymous e White Down House.
Con la speranza di replicarne la duratura notorietà, vennero prodotte anche tre spin-off series tratte dal film , che non centrarono l’obiettivo incassi, ma portarono presto il regista ad abbandonare nuovi sogni di gloria e dedicarsi ad altri progetti.
Ora ad Hollywood l’aria è cambiata e l’idea del reboot intriga molti registi, tanto da far ipotizzare dai più scettici che dietro a questi slanci nostalgici ci sia in realtà il desiderio di utilizzare un prodotto ben collaudato, che garantisca la curiosità del pubblico ed allontani l’attenzione da produzioni personali più recenti, non proprio brillanti.
Ed ecco spuntare tra le notizie l’annuncio del reebot di Robocoop, il famoso agente robotico, e di quello di Independence Day 2, dichiarato qualche mese fa dallo stesso Ronal Emmerich che, senza perdere tempo, si è lanciato già nella produzione e nella scelta del cast (ancora in dubbio la presenza o meno del protagonista del primo film, Will Smith).
Non soddisfatto dell’impresa appena avviata, il regista tedesco pochi giorni fa ha pensato bene di rincarare la dose, dichiarando alla rivista DigitalSpy di essersi recato alla MGM, detentrice dei diritti del film, ed aver proposto l’idea di un sequel di Stargate, che sia impostato come un reebot da sviluppare in una trilogia, ma con attori completamente diversi .
In attesa di scoprire chi verrà scelto come sceneggiatore e il ruolo che avrà Emmerich nella realizzazione del film – se solo produttore o anche regista – i dubbi sulla sua dichiarazione si moltiplicano: è davvero necessario rimettere le mani su un film che a livello di effetti visivi e di trama ha già regalato al pubblico un ottimo risultato? Il timore degli appassionati è che ne esca fuori una prodotto forzato, dagli effetti speciali digitali eccessivi, e che il nucleo narrativo si dilunghi troppo all’interno di una trilogia.
Sicuramente l’attesa e le aspettative saranno altissime e Rondal Emmerich dovrà sfoderare i suoi talenti migliori, gli stessi che hanno reso i suoi film indiscussi cult degli anni ’90. Le sorprese non si faranno attendere.