Il nuovo numero de La Civiltà Cattolica, uscito oggi, contiene un’intervista lunga trenta pagine a Papa Francesco curata dal direttore padre Antonio Spadaro e disponibile qui.
Ecco alcuni tra i più importanti passaggi dell’intervento del Pontefice:
State bene attenti di non cadere nello spirito del carrierismo!.
La Chiesa è la totalità del popolo di Dio, questa Chiesa con la quale dobbiamo ‘sentire’ è la casa di tutti, non una piccola cappella che può contenere solo un gruppetto di persone selezionate. Non dobbiamo ridurre il seno della Chiesa universale a un nido protettore delle nostre mediocrità.
La Chiesa è feconda, deve esserlo. Quando mi accorgo di comportamenti negativi di ministri della Chiesa o di consacrati o consacrate, la prima cosa che mi viene in mente è: ‘ecco uno scapolone’, o ‘ecco una zitella’. Non sono né padri, né madri. Non sono stati capaci di dare vita.
E ancora, Non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi. Questo non è possibile. Io non ho parlato molto di queste cose, e questo mi è stato rimproverato. Ma quando se ne parla, bisogna parlarne in un contesto. Il parere della Chiesa, del resto, lo si conosce, e io sono figlio della Chiesa, ma non è necessario parlarne in continuazione.
Dice la sua su divorziati risposati e su persone omosessuali: Bisogna sempre considerare la persona. Qui entriamo nel mistero dell’uomo. Nella vita Dio accompagna le persone, e noi dobbiamo accompagnarle a partire dalla loro condizione. Bisogna accompagnare con misericordia.