Una marcia su Roma per la Terra dei fuochi

Questa volta è il dj di Radio Marte, Gigio Rosa, a lanciare l’idea su twitter. Una pacifica “invasione” di tre milioni di persone di Roma per costringere la politica italiana e le istituzioni europee ad occuparsi seriamente della Terra dei fuochi e della grave situazione ambientale che attanaglia i comuni della zona. Con l’aiuto di don Maurizio Patriciello che dovrebbe organizzare la manifestazione e con la partecipazione di quante più persone possibile. Invitando tutti a organizzare anche tre giorni di sciopero dal lavoro, per chi ce l’ha, pur di farsi sentire a Roma.
L’idea di questa manifestazione è nata poco dopo che il commissario alla bonifica De Biase ha comunicato la ben accertata impossibilità di bonificare la vastissima area , 200 km², ridotta a melma dall’attività illegale dei clan. Dopo questa notizia i cittadini coinvolti hanno organizzato un funerale simbolico anche per impedire la costruzione di un nuovo inceneritore a Giuliano, di cui ci siamo già occupati in precedenza.

Il grave problema non riguarda “solo” i cittadini campani, ma anche quelli del resto del Paese e anche dei Paesi dell’ Unione europea. Da quei territori infatti provengono vari prodotti di cui tutti riconoscono la bontà e il valore, dai pomodori alla mozzarella di bufala. Che vengono anche esportati e che avvelenano anche chi, magari, direttamente nella Terra dei fuochi non ha messo piede.

Le diverse manifestazioni organizzate da cittadini e associazioni in quei luoghi hanno avuto scarsissima risonanza a livello nazionale. Così, per attirare l’attenzione di una politica corrotta dal profitto e dall’interesse personale, si è pensato di organizzare questa invasione di Roma che trova anche l’appoggio e il sostegno di numerosi personaggi del mondo dello spettacolo. Tanti tra di loro si sono mobilitati “adottando” ognuno un comune dell’area colpita. Sperando che anche questo aiuti le istituzioni a smettere di essere complici di un disastro tanto grave e le aiuti a tornare ad occuparsi del bene e della salute dei suoi cittadini.

[Credits immagine: Ambientequotidiano.it]

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