Barilla: per chi gira la ruota?

La settimana scorsa l’epic fail di Guido Barilla a La Zanzara è stato uno dei principali oggetti di discussione, polemica (e chiacchiera da bar) dell’Internet.

In tanti ne hanno scritto, alcuni ci hanno visto subito la gag, molti altri si sono scoperti esperti di marketing.

Qui ci sono le cinque cose che hanno caratterizzato o che sono emerse dal gran polverone. A voi, e poi la possiamo chiudere.

1. Dite a quelli della comunicazione istituzionale di far due chiacchiere con i loro manager

Fare pubblicità comporta (anche) assumersi grandi responsabilità. Ma nulla vieta a una multinazionale di puntare sullo stereotipo mamma-papà-bambino per la sua comunicazione. Lo fa Barilla, come tanti altri.
Lezione zero: la pubblicità serve a vendere. L’inghippo in cui è cascato Guido Barilla, però, è stato dirlo, e farne un noi contro loro, nell’ingenua credenza che la questione omosessuale riguardi (e interessi) solo i gay e pensare che a una domanda del giornalista più polemico della radio italiana si possa rispondere sinceramente.

2. Là fuori nel mondo qualcuno ci chiama

Multinazionale, si diceva. Proprio come lo sconcerto circa la vicenda che ha fatto il giro del solito mezzo mondo. Perché sì, là fuori, invece, ci sono Paesi in cui la pubblicità ha già fatto quel salto che qui si fatica a fare. In alcuni casi non senza rischi, anzi.

3. Social Media Management in situazioni di crisi: go straight

Barilla, in realtà, sembra essersela cavata sempre bene. Anche mentre #boicottabarilla diventava presto #boycottbarilla, su Twitter ha guadagnato follower e retweet. Quanto a Facebook, invece? Niente, il silenzio per ore: un aggiornamento è comparso solo ore dopo, col comunicato stampa di scuse.
La strategia social in situazioni di crisi, si direbbe.

4. Ci si ride sempre su

Meme, battute, parodie e tutte le forze dell’Internet che se la ride sono subito scese in campo, fino al finto fuorionda delle scuse di Guido Barilla. Queste quelle vere.

5. Mors tua vita mea

Abbracci tra rigatoni, biscottini maschietti e femminuccia, da noi c’è posto per tutti, l’importante è che non si scuocia e poi le famiglie sono tutte diverse. Mosse di marketing anche queste, eleganti o meno che vogliate. È davvero un mondo crudele, sì, arrendetevi.

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