Mercato immobiliare ancora giù: secondo l’ISTAT -5,9%

Le stime preliminari ISTAT sui prezzi delle case ci consegnano un ulteriore dato negativo, si tratta infatti del settimo trimestre consecutivo di calo, per un valore su base annuale che si attesta al -5,9%.
La buona notizia in questo caso è che nell’ultimo trimestre preso in considerazione il calo è stato pari solo al -0,6%, mentre in quelli precedenti il calo era stato del 2,2% e dell’1,5%, numeri che lasciano pensare a una stabilizzazione dei prezzi.

Il dato congiunturale rispetto all’anno scorso è ottenuto considerando sia l’andamento dei prezzi delle case esistenti, -7,7%, che di quelle nuove, -1,9%.
Un andamento del genere era nelle previsioni degli operatori del settore, costretti a lavorare con un livello dei prezzi paragonabile a quello degli anni ‘80.

A livello geografico i dati evidenziano un calo più contenuto nei capoluoghi di provincia, che resistono meglio al crollo dei prezzi, mentre nei piccoli centri la situazione è più negativa in termini di trend.
Prendendo in considerazione le dodici città maggiori, quelle che vantano le quotazioni più elevate sono Roma, Bologna e Firenze, mentre tra i centri di medie dimensioni quelli più cari risultano essere Parma, Livorno e Prato, con quotazione superiori ai 2.000 euro al metro quadro.

Le preoccupazioni degli operatori sembrano iniziare a diminuire gradualmente, principalmente perché l’andamento dei prezzi sembra dimostrare di aver raggiunto il suo punto di minimo e ci si attende un’inversione di tendenza nel futuro prossimo. Inoltre proprio il basso livello dei prezzi dovrebbe fare da leva per il rilancio del settore.

Un ulteriore elemento di positività riguarda i due miliardi di euro che la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) dovrebbe immettere sul mercato, allentando la stretta al credito e facendo ripartire lentamente la concessione di mutui per le abitazioni e risollevando il mercato immobiliare.

[Fonte: ISTAT]

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