Il quinto potere: lo scandalo Wikileaks arriva al cinema

Il 17 ottobre arriverà in Italia Il quinto potere (The fifth estate), un film dalle tematiche decisamente attuali ed accattivanti: Wikileaks, le sue origini e i suoi retroscena.

La pellicola, diretta dallo statunitense Bill Condon (Breaking Down, Dreamgirls e una sceneggiatura premiata con l’Oscar per Demoni e dei), si basa su due libri: Wikileaks – La battaglia di Julian Assange contro il segreto di stato (Luke Harding e David Leigh) e Inside WikiLeaks – La mia esperienza al fianco di Julian Assange nel sito più pericoloso del mondo di Daniel Domscheit-Berg. Ed è proprio il rapporto fra la mente dell’organizzazione, Assange (interpretato dall’inglese Benedict Cumberbatch) e il suo braccio destro, Domscheit-Berg (il sempre più lanciato Daniel Brühl) a costituire il perno dell’opera, presentata a settembre durante l’apertura dell’ultimo Festival di Toronto, ottenendo riscontri perlopiù positivi da parte della critica.

In particolare, ci si concentrerà sui retroscena relativi allo sviluppo della piattaforma di informazioni segrete nata nel 2006 e salita alla ribalta un anno dopo, a seguito dell’ormai celeberrima pubblicazione di migliaia di documenti coperti da segreto (militare e di Stato) che provocò uno scandalo di dimensioni mondiali fra l’imbarazzo generale e che rese più tesi alcuni rapporti diplomatici.

Il quinto potere: lo scandalo Wikileaks arriva al cinema

Tematiche attuali ed accattivanti, dicevamo. Innanzitutto perché gli sviluppi della vicenda non sono solo estremamente recenti, ma alcuni di loro ancora in divenire: risalgono allo scorso agosto sia la condanna a 35 anni di carcere ai danni di Bradley Manning, il militare che avrebbe fornito alla piattaforma numerosi documenti segreti, sia le voci a proposito di dissidi sorti all’interno del Wikileaks Party, il partito fondato in Australia pochi mesi fa proprio da Assange.

Poi c’è un’altra ragione che rende Il quinto potere un film tanto atteso: perchè il caso Wikileaks ha riportato in auge delle tematiche strettamente correlate tra di loro. Tra queste, il rapporto fra media e rete, nel contesto di uno dei dubbi che da sempre attanagliano la società: la verità (storica o sociologica, privata o collettiva), la sua necessità, il suo prezzo. Quest’ultimo elemento rappresenta una vera sfida, in quanto caposaldo di diversi titoli memorabili: su tutti, Tutti gli uomini del presidente (sul Watergate) e Quarto e Quinto potere (questi esplicitamente citati nel titolo italiano).

Il quinto potere conterà inoltre sulla presenza, tra gli altri, di Carice van Houten, Stanley Tucci e David Thewlis: un cast importante per una produzione ambiziosa (ed un argomento scomodo).

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