Pagelle Serie A dopo sette giornate: parte 1

Pagelle Serie A, prima parte

ATALANTA

Top
Stendardo: Ha cominciato la stagione con due gol e prestazioni convincenti. L’ex difensore della Lazio sembra aver trovato la propria dimensione con la casacca nerazzurra.
Cigarini: Non si capisce se questo centrocampista dal piede fatato sia sprecato in una piazza come Bergamo o se l’Atalanta sia davvero la sua squadra ideale. Sta di fatto che con questi colori è sempre un piacere osservarlo.
Denis: Senza il suo capitano questa squadra fatica. L’attaccante ex Napoli mette in campo sempre tanta determinazione e soprattutto tanti gol. Anche quest’anno ha cominciato come aveva lasciato, mettendo la palla in rete.

Flop
Livaja: Carattere fumantino unito a un talento cristallino. Per ora prevale il primo, e l’attaccante scuola Inter ancora non è riuscito a ritagliarsi un posto da titolare. Il ritorno al 4-4-1-1 ha sicuramente complicato le cose ma ci si aspettava un inizio di stagione da protagonista.
Yepes: Attuamente sembra esser stato scavalcato da Lucchini. Per un elemento della sua esperienza la panchina non è la posizione ideale. Dovrà lottare però per riprendersi la maglia da titolare.
Consigli: Ha alternato buon partite a gare meno entusiasmanti, ha bisogno di più continuità.

BOLOGNA

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Diamanti: E’ in assoluto il faro della squadra. Lotta su ogni palla e appena calcia con quel sinistro fatato il pubblico si alza per applaudire. Ha messo in crisi qualsiasi difesa, sia con le conclusioni che con i cross liftati. È un giocatore di un’altra categoria.
Cristaldo: In una squadra dove in avanti c’erano giocatori come Bianchi, Acquafresca o Moscardelli ritrovarsi titolare alla sua età è già un grande risultato, il ragazzo ha stoffa.
Laxaalt: Poteva essere l’eroe della vittoria con il Milan ed invece è stato solo tra i protagonisti del pari ottenuto con i rossoneri. Ha preso la strada giusta.

Flop
Antonsson: E’ tra i colpevoli principali di una difesa ancora da registrare. È vero che in certi casi è tutta la squadra a sbagliare ma il difensore emiliano ha fatto vedere evidenti limiti tecnici.
Bianchi: Dopo l’addio di Gilardino era convinto che valesse la pena lasciare Torino e la fascia da capitano per rilanciarsi in Emilia. Per il momento tanta panchina e prestazioni non esaltanti.
Acquafresca: Discorso simile a Bianchi. Anche lui sperava in una maglia da titolare, ma sembra esser diventato l’ultimo attaccante nella graduatoria interna.

CAGLIARI

Top
Nainggolan: Il top player che Cellino non ha voluto cedere ha regalato un punto importante contro l’Inter. Insieme ai suoi compagni deve ancora esplodere del tutto, ma non sta deludendo le aspettative.
Ibraimi: In queste ultime gare ha conquistato tutto e soprattutto la maglia da titolare. Non facile in una squadra che può disporre di elementi come Sau o Cossu.
Conti: E’ sempre il capitano indistruttibile. Dirige un centrocampo che può far sognare la squadra sarda e come sempre lascia la sua firma sotto porta quando serve.

Flop
Sau: Da lui ci si aspettava un inizio di stagione scoppiettante, anche in ottica mondiali, invece appare un pizzico in ritardo. Possiede tutto per sfondare ma non è ancora titolare inamovibile. Ha un campionato intero per rifarsi.
Nenè: E’ ancora un rebus la sua permanenza a Cagliari. Ricorda Larrivey: in Sardegna per anni con pochi gol ma pesanti in qualche partita.
Avelar: L’anno scorso sembrava aver conquistato la fascia sinistra con regolarità ma da quest’anno il titolare è Murru e per il brasiliano lo spazio sembra essersi ridotto

CATANIA

Top
Barrientos: Via Gomez spazio al suo estro, consapevoli che sarà questa la stagione della consacrazione. È già partito fortissimo in campionato e promette tantissimi gol in chiave salvezza, dopo essere stato a un passo dalla cessione in Qatar.
Plasil: Arrivato negli ultimi giorni di mercato sembra già avere in mano il centrocampo catanese. Sempre protagonista, anche quando la squadra non appare in gran forma
Castro: Stesso discorso di Barrientos. Il tridente passerà dalle loro giocate, fondamentali e decisive in parecchie partite.

Flop
Bergessio: Sta giocando sempre ma non riesce a timbrare il cartellino. Il Catania per salvarsi ha bisogno dei suoi gol. A volte è stato sfortunato, altre volte invece è sembrato assente.
Tachsidis: Dopo la pessima annata a Roma prosegue il suo momento negativo. Chiamato a sostituire Lodi, sta sbagliando tutto ed è ad alto rischio panchina.
Guarente: Ritornato in Italia per ritagliarsi un ruolo da protagonista, ha giocato solo pochi minuti. Dovrà sudare sette camicie per avere una maglia da titolare

CHIEVOVERONA

Top
Paloschi: Sembra lui il nuovo salvatore della patria in casa gialloblù. Gol e prestazioni convincenti, fosse stato convalidata la rete con la Juventus sarebbe stato beatificato.
Sestu: Dopo la buona stagione a Siena punta a riconfermarsi con i veneti. La partenza è stata buona anche se la squadra fatica a decollare.
Puggioni: Eredità pesante la sua visto che prima di lui c’era un certo Sorrentino. Deve migliorare ma ha già tolto qualche castagna dal fuoco alla sua squadra.

Flop
Pellissier: Ormai il meglio è passato. Ha perso tutto: gradi di capitano, convinzione ma soprattutto gol. Ma un colpo di coda può sempre darlo…
Estigarribia: Sia a Torino che con la Sampdoria non aveva affatto sfigurato e per questo ci si aspettava una stagione di buon livello a Verona. In queste prime gare però si è fatto vedere davvero poco
Thereau: E’ il suo anno. Pronto per il salto di qualità, voglioso di farsi vedere da qualche big del campionato. Il problema però è che le giocate viste l’anno scorso latitano ed è tutto il Chievo a pagarne dazio

FIORENTINA

Top
Rossi: Dopo l’infortunio di Gomez è lui la stella della squadra. Segna con frequenza allarmante ed entusiasma il pubblico con giocate da campione. Il ritorno in nazionale è strameritato
Ambrosini: Vuole prendersi una rivincita in maglia viola ed ha iniziato con il piede giusto. La gara (con gol) di Coppa ha dimostrato quanto può servire la sua esperienza a questa squadra
Cuadrado: Prosegue la sua scalata. Migliora a vista d’occhio e continua ad essere devastante sulla fascia. In alcune partite è sembrato imprendibile, peccato per l’infortunio. Già pronto per una big d’Europa?

Flop
Neto: Se la Fiorentina ha cercato un portiere fino all’ultimo un motivo ci sarà stato. Montella giustamente cerca di trasmettergli serenità, ma lui qualche sciocchezza tra i pali l’ha già fatta
Ilicic: La sua carriera si è incagliata clamorosamente da anni. Dopo esser esploso al primo anno di Palermo ed aver fatto vedere di essere tornato negli ultimi mesi dell’ultima stagione il mancino ex rosanero sembra di nuovo fermo. Chissà se riuscirà a riprendersi.
Commper: Poteva ambire ad una maglia da titolare, invece le poche prestazioni al di sotto delle aspettative lo hanno relegato in panchina

GENOA

Top
Lodi: E’ arrivato al Marassi per dare un po’ di ordine ed è già risultato decisivo in quelle poche partite da punti del Genoa. Sicuramente può dare tanto di più ma sembra già indispensabile per la squadra.
Portanova: Già capitano dopo pochi mesi dal suo arrivo, è tra i leader indiscussi della squadra. Ora stanno aspettando il suo marchio di fabbrica: gol da tre punti
Vrsaljko: Si è conquistato la fiducia di Liverani ma anche quella di Gasperini. Jolly difensivo che sa fare tutto, ha un futuro roseo davanti a sé.

Flop
Santana: Non sappiamo ancora se è arrivato il suo tempo, ma nel suo personale giro d’Italia Genova non è stata ancora conquistata.
Gamberini: Dopo la buona esperienza partenopea si trasferisce a Genova con una solida reputazione, ma finora non ha dimostrato di essere lo stesso dell’anno scorso.
Bertolacci: Autore di un buon campionato lo scorso anno, ha attirato l’interesse di diverse squadre. Quest’anno la partenza è a rilento, e non sembra adatto al 3-4-3 del nuovo tecnico del grifone.

INTER

Top
Campagnaro: In poche settimane di preparazione si era già messo la difesa sulle spalle. Per vedere quanto è essenziale l’argentino basta guardare le immagini di Inter-Roma, terminata 3-0 per i giallorossi con l’ex Napoli fuori per infortunio
Johnatan: E’ il giocatore simbolo della rinascita interista. L’elemento che Mazzarri ha più rivitalizzato, osannato dai tifosi che fino a pochi mesi fa lo coprivano di fischi.
Alvarez: Discorso simile a Johnatan, ma lui qualche buona prestazione l’aveva già fatta. Quest’anno però ha trovato la giusta continuità, dispuntando partite di alto livello in serie.

Flop
Guarin: Con un allenatore ordinato ed esigente come Mazzarri la poca continuità del colombiano rischia di portarlo dritto in panchina. Ma la stagione è lunga, e ha tutto il tempo per diventare il giocatore devastante che potrebbe già essere.
Pereira: Se nemmeno il tecnico toscano riesce a ridare linfa all’esterno sudamericano allora il flop è garantito
Belfodil: Con il parco attaccanti nerazzurro e l’attuale schema utilizzato il suo acquisto non sembrava indispensabile. Infatti gioca poco e rischia di andare a rilanciarsi in prestito in qualche club bisognoso.

JUVENTUS

Top
Tevez: Più colpo di quello che ci si aspettava. Sicuramente il livello del campionato italiano si è abbassato, ma nulla toglie al valore di questo attaccante totale, che corre come un mediano e spesso segna goal pesanti.
Quagliarella: L’anno scorso, in silenzio, entrava e la metteva dentro quando poteva. Subentrando spesso non è mai stato facile ma lui non si è mai fatto problemi. Quest’anno ha cominciato alla stessa maniera, togliendo qualche castagna dal fuoco ai bianconeri
Pogba: Continua a bruciare le tappe. Quest’anno sembra già insostituibile e, dopo aver giocato bene anche da esterno con il Milan, Conte difficilmente lo toglierà dal campo. Già tra i migliori al mondo nel suo ruolo, e può ancora migliorare tanto.

Flop
Isla: Tenuto nonostante l’attacco forte dell’Inter, l’esterno non si sta confermando ai suoi livelli. È anche vero che la Juventus sulla fasce ha pochissimi ricambi.
De Ceglie: Anche lui ha avuto tante occasioni ma non le ha sfruttate. Vedere Pogba entrare sulla fascia con il Milan è una bocciatura senza appelli.
Llorente: Tanta panchina l’ha fatto ammuffire. Lui però alla prima occasione l’ha messa dentro ed anche le altre volte ha sempre rischiato di andare in goal. Il suo allenatore però ha una chiara preferenza per altri elementi, per cui Fernando dovrà sudare sette camicie per conquistarsi un posto.

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