Il posto più bello in cui ti ho baciato

Oggi parliamo di baci.

I veri apostrofi rosa, secondo il famosissimo aforisma di Edmond Rostand, sono forse il più evidente simbolo dell’amore, semplici, democratici e quasi sempre piacevoli (purché l’alito sia profumato).

Se provassimo a contare tutti i baci che abbiamo dato nella vita, forse non riusciremmo a ricordarne nemmeno un terzo. Ci sono però quelli che non cancelleremo mai più dalla memoria: i primi, gli ultimi, quelli sofferti, quelli che ci colgono di sorpresa.

Mentre questo pezzo va on air, mi trovo a New York per una vacanza che, al di là della rovina della mia carta di credito, potrebbe (o dovrebbe) ispirarmi per i prossimi libri. Per deformazione professionale, da qualche anno, ogni volta che incontro un angolo romantico in giro per il mondo, mi fermo a immaginare come sarebbe baciare la persona giusta proprio in quel punto. Avete mai notato che nei film o nei libri, i protagonisti limonano sempre in posti perfetti?
Sebbene alcuni dei miei baci più memorabili siano stati consumati in anfratti che hanno davvero poco di romantico (il bancone di un bar pseudo-messicano a Milano, la stazione di Mestre, un maleodorante vagone di terza classe su un treno che da Mosca ci portava a San Pietroburgo), ho creato la mia personale lista delle situazioni e dei luoghi più belli in cui bisognerebbe sfiorare le labbra amate, almeno una volta nella vita.

Durante gli anni in cui studiavo all’università di Venezia, uno dei posti più isolati, solitari e silenziosi in cui riuscivi a concederti momenti di romantica intimità era la punta della Dogana. Al tramonto, quel triangolo di pietra nella laguna era uno dei set più emozionanti per un bacio da ricordare per sempre. Lo era, appunto, prima dell’apertura del museo di arte contemporanea, dopo lungo restauro. Dimenticati il silenzio e la privacy dei lunghi anni in cui la zona era un cantiere, adesso bisognerebbe baciarsi tra la folla di turisti, rischiando di finire immortalati in dozzine di fotografie. Meglio ripiegare sulla riva dell’isola di fronte, la Giudecca, davanti alla Chiesa del Redentore ancora molto poco affollata a fine giornata (non durante la festa patronale!) e meravigliosa con la sagoma della città in lontananza.

A Parigi, negli arrondissement centrali, quasi ogni angolo potrebbe essere perfetto per un bacio. I ponti, le rive della Senna, la collina del Sacre Coeur, la punta della Tour Eiffel, a patto che non soffriate di vertigini. Se si cercano i luoghi da cartolina, però, sarà molto difficile rimanere soli. Meglio provare a esplorare posti meno mainstream.
Non siete mai stati a Place des Vosges? Ecco, afferrate la mano della vostra dolce metà e recatevi in questo capolavoro dell’architettura, tra il quartiere del Marais e la Bastiglia. Aspettate che il buio cali e godetevi la piazza deserta (i giardini centrali sono chiusi ai visitatori, la sera). Scoprirete uno degli spazi più romantici della città e avrete voglia di tornarci ancora, magari con il successivo partner.

Il mare è lo sfondo perfetto per i baci. D’estate, col caldo e la sabbia che si appiccica alla pelle, o d’inverno, con il vento che spettina i capelli e che spinge a stare vicini vicini per condividere il calore. Quasi tutti hanno una spiaggia del cuore, sulla quale hanno lasciato un ricordo dal sapore di sale. I punti da “bacio marittimo” che preferisco: in cima alla duna della spiaggia di Jericoacoara in Brasile, affacciati a uno strapiombo di Polignano a Mare (magari non ad agosto, che è più affollato dell’Ikea la domenica a pranzo), lo scoglio di Sant’Angelo a Ischia e le calette deserte di Lampedusa.

Infine, i binari dei treni, non importa di quale stazione, quando il convoglio sta per partire. I pochi minuti che restano per stare incollati l’uno all’altra, la gente che si affretta a salire in carrozza, il groppo in gola per l’imminente lontananza. Non dimenticherete un bacio così, ve l’assicuro. Anzi, portatevi dei fazzoletti, perché una lacrimuccia si versa sempre.
E non perdete la speranza: prima o poi quel treno tornerà indietro e ci saranno altri baci e ancora e ancora.

P. S. Se avete suggerimenti da darmi su dove ambientare i baci, i miei e quelli dei miei personaggi, sono tutta orecchie e occhi!

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