Edvard Munch, il pittore dell’angoscia in mostra a Zurigo

Circa 150 opere dell’artista norvegese Edward Munch sono esposte dal 4 ottobre 2013 e lo resteranno fino al 12 gennaio 2014 al museo Kunsthaus di Zurigo.

In occasione del centocinquantenario della nascita dell’artista noto a livello mondiale (1863-1944), potranno essere ora ammirati i migliori pezzi della sua opera. Questa collezione privata viene mostrata per la prima volta al pubblico nella sua integrità,dalle prime acqueforti alle successive litografie, mostrando le opere che abbracciano sia i motivi più conosciuti come L’urlo, La Madonna, Il Vampiro, ma anche una serie di autoritratti meno famosi.

Edvard Munch è uno dei pionieri delle correnti espressioniste che all’inizio del XX secolo iniziarono a influenzare la pittura europea. Definito il pittore dell’angoscia, l’artista vive una vita caratterizzata da molti momenti difficili, la morte della madre quando era bambino, la morte in adolescenza della sorella, consumata dalla tubercolosi, cui poi dedica nel 1886, un’opera dal titolo Bambina malata.

Da tutto ciò egli ricava una visione della vita permeata dall’attesa angosciosa della morte. Nei suoi quadri vi è sempre un elemento di inquietudine che rimanda all’incubo. E così, nei quadri di Munch il tormento affonda le sue radici in una dimensione psichica molto più profonda e per certi versi più opprimente. Una dimensione di pura disperazione che l’artista ha trasferito su tela, caratterizzando il suo genere pittorico.

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