Sbarchi. Letta: via libera all’operazione umanitaria Mare Nostrum

“Il Mediterraneo non sia mare di morte” questo è il messaggio lanciato dal premier italiano Enrico Letta dopo il vertice di Palazzo Chigi sull’emergenza sbarchi di ieri pomeriggio al quale hanno preso parte i ministri Angelino Alfano, Mario Mauro ed Emma Bonino. Durante l’incontro, annunciato nei giorni scorsi, è stato deciso l’avvio di una vasta operazione umanitaria di sorveglianza e soccorso nelle acque del Mediterraneo ribattezzata “Mare Nostrum”: schierate due fregate, due pattugliatori e una nave anfibia della Marina militare italiana con capacità ospedaliere e spazi di ricovero dei naufraghi. Saranno inoltre impiegati aerei senza pilota, elicotteri con strumenti ottici ad infrarossi e altri velivoli.

Non possiamo aspettare i tempi dei Parlamenti e delle istituzioni europee” ha dichiarato il presidente del consiglio, “quando sono in gioco vite umane, quando sono a rischio i più deboli, donne e bambini”: la parola d’ordine del governo italiano è agire subito ed in prospettiva premere il rafforzamento di Frontex, il sistema di pattugliamento europeo. Nel frattempo ha detto Letta “vogliamo assumerci le responsabilità che la geografia e le storia ci hanno assegnato”. L’operazione, con forze navali e aeree, sarebbe interamente a carico dei bilanci dei rispettivi ministeri e non ci si troverebbe di fronte ad una legge che necessiti di nuova copertura finanziaria.

Letta ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di modificare la normativa interna sull’immigrazione, con riferimento alla cosiddetta Bossi-Fini: “siamo di fronte a un cambiamento epocale, prima l’immigrazione avveniva quasi esclusivamente per motivi economici, ora avviene attraverso la richiesta di diritto di asilo e dello status di rifugiati”. “Il che impone un cambio radicale di normativa e di approccio” ha concluso il capo dell’esecutivo.

Dall’Europa è già arrivato un primo assist al governo. Il premier finlandese Jyrki Katainen, che ieri poco prima del vertice a Roma ha incontrato il suo omologo italiano, ha annunciato la disponibilità del paese scandinavo ad aiutare con mezzi logistici, navi e personale l’Italia nell’operazione.

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