Serie A 2013, 9.a giornata: pazza Fiorentina, Verona sempre più in alto

Questo nono week end calcistico della Serie A 2013 rimarrà negli annali del calcio italiano grazie al numero altissimo di rigori assegnati (ben 8, tutti realizzati) e ad una straordinaria Fiorentina che, dopo un primo tempo chiuso sotto di 2 reti contro la Juventus di Conte, rientra in campo con un’altra convinzione e ribalta il risultato. Mattatore della giornata è senza dubbio “Pepito” Rossi, autore di una tripletta da leggenda. Dopo gli anni travagliati, trascorsi a recuperare dai due gravi infortuni ai legamenti, l’ex Villareal sembra tornato il campione che anche Guardiola desiderava quando era alla guida del Barcellona. Se continua così Prandelli non potrà far altro che schierarlo titolare al fianco di Balotelli (non dimentichiamo che prima dei gravi infortuni era il punto fermo dell’attacco azzurro, all’epoca in coppia con Cassano).

La Juve invece non sembra più la squadra affamata delle scorse stagioni e la partita di oggi conferma ancora di più quest’impressione. Le lacrime di Conte sono emblematiche, sta soprattutto a lui riuscire a ribaltare la situazione perchè la rosa che ha tra le mani è ancora la migliore in Italia, ma senza la giusta rabbia agonistica i bianconeri non riescono ad esprimersi al massimo del loro potenziale. Mercoledì la fondamentale partita con il Real Madrid dirà molto sul futuro, in caso di sconfitta e di contemporanea vittoria del Galatasaray la Juve sarebbe con un piede fuori dall’Europa che conta.

Il Verona continua a volare verso le zone alte della classifica e con la vittoria per 3 a 2 al cospetto di un buon Parma sale al quarto posto con 16 punti. Anche quando i vari Iturbe e Toni non girano al massimo gli uomini di Mandorlini trovano sempre il modo di portare a casa il risultato, anche grazie ad un Cacciatore versione bomber (già tre goal per il terzino in quest’inizio di Serie A 2013) e all’infallibile Jorginho, che con due reti su rigore porta il proprio bottino stagionale a quota 5. La bella prestazione dei ducali non è bastata, ma Donadoni è consapevole che con il Cassano visto nelle ultime giornate e con il futuro rientro di un perno della difesa come Paletta la squadra non potrà far altro che migliorare.

Giornata positiva anche per le due genovesi, accomunate nella vittoria anche dal risultato: 2 a 1. Il Genoa inguaia ancora di più il Chievo di un Sannino sempre più in bilico, grazie alle reti del solito Gilardino (una bella di testa, l’altra su una fortunosa carambola). Gasperini sembra aver raddrizzato la situazione in casa gialloblu: il suo 3-4-3 sta producendo i risultati sperati. Anche Delio Rossi può finalmente gioire per una vittoria fuori casa della sua Samp. Dopo il goal di Siligardi il pareggio sembrava scontato, ma un’ingenuità difensiva di Luci ha regalato un rigore ai blucerchiati, che Pozzi ha sfruttato al meglio. Bene anche il Sassuolo, che grazie anche a un Pegolo in giornata e all’imprecisione degli attaccanti del Bologna porta a casa la prima vittoria in campionato, lasciando proprio i cugini rossoblu all’ultimo posto. Pioli è confermato alla guida, ma in caso di ulteriori sconfitte non è escluso l’esonero.

Dopo la sconfitta di Cagliari, l’ennesima di questa stagione, Rolando Maran è stato allontanato dalla panchina del Catania. Il credito accumulato nella stagione passata non è bastato ad eclissare il brutto inizio di campionato dei siciliani, al suo posto arriva lo specialista di salvezze Gigi De Canio. Primi spifferi anche per la panchina diPetkovic, visto che la Lazio continua a non convincere. Il primo goal del colombiano Brian Perea non è servito ai biancocelesti, superati da un’Atalanta sempre dura da battere in casa e trascinata da Cigarini e Denis.

La vera vincitrice di questa emozionante nona giornata della Serie A 2013 è però la Roma di Garcia, che grazie alla vittoria col Napoli di venerdì e alla sconfitta della Juventus è prima con cinque punti di vantaggio sulle due avversarie. Il ritorno della Champions non potrà far altro che favorire i giallorossi, che sono pronti ad allungare ancora sfruttando la stanchezza degli avversari. Ma questo campionato riserva continue sorprese, e solo le prossime giornate diranno se davvero lo scudetto sta prendendo definitivamente la strada verso la capitale.

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