Stilisti emergenti, i giovani all’insegna del made in Italy

Accantoniamo per una volta i grandi nomi che hanno fatto della moda italiana un fenomeno di successo a livello internazionale, diffondendola come parte integrante di una cultura che ha sempre cercato la propria affermazione e l’innalzamento di classe attraverso l’abito. Oggi il palcoscenico dello stile è conteso tra il vecchio, alla ricerca del rinnovamento e della modernità e il nuovo, che tenta di affermarsi con passi decisi. Il mercato odierno della moda, in cui i giovani cercano di emergere, spinti dalla passione e dal desiderio di farsi notare, implica numerosi ostacoli, in cui prevale una concorrenza che lascia spazio solo a pochi fortunati. Eppure gli upcoming designer italiani sono sempre più numerosi e si stanno facendo strada in un periodo in cui le difficoltà penetrano anche nelle immortali maison dell’alta moda.

Da Nord a Sud, i nuovi stilisti italiani emergenti sono giovanissimi, ma vantano già proprie linee di pret à porter, nonché collaborazioni con alcuni dei brand più importanti a livello mondiale. Inoltre la scalata verso il successo e la visibilità è potenziata dalle scelte delle celebrities nostrane, che sempre più spesso si rivolgono ai nuovi talenti. È il caso di Belen Rodriguez che indossa gli abiti di un giovane ragazzo talentuoso, Daniele Carlotta, nonché designer del suo abito da sposa. Lo stilista siciliano, dopo l’esordio lo scorso febbraio in The Vogue Talents, il concorso di scouting per giovani talenti promosso da Vogue Italia, ha debuttato a Milano Moda Donna con la sua prima linea. Il ventottenne ha già superato i confini italiani, coinvolto in collaborazioni internazionali, che lo hanno visto vestire star del calibro di Lady Gaga, Lana del Rey e Bianca Balti.

Sono le donne però le vere protagoniste di questa ventata di freschezza e di stile. Con il suo marchio Isa Arfen, (anagramma del suo nome), Serafina Sama è una giovane stilista, che crea per una donna che vuole vivere la realtà. Cresciuta a Ravenna, circondata da figure femminili forti, il cui stile eclettico, irriverente e originale ha influenzato la sua estetica, Serafina concepisce la moda come desiderio, bellezza e divertimento. I suoi abiti sono un disegno tipico della donna italiana, caratterizzata da una buona dose di orgoglio e ironia, rilassata ma pur sempre sicura di sé.

La romana Caterina Gatta vive la moda come passione, lavoro e studio. Dal 2009 ha iniziato a sviluppare un proprio progetto di moda curandone personalmente tutti gli aspetti creativi e organizzativi. La neostilista predilige le linee di abiti realizzati con stoffe vintage di stilisti famosi come Versace, Yves Saint Laurent, Valentino o Givenchy proprio perché la sue idee nascono dalla passione per una moda che attinge al passato per proiettarsi nel futuro. Il suo consiglio per i giovani stilisti è quello di “armarsi di pazienza e umiltà e anche di un po’ di pazzia, poiché l’arroganza non porta da nessuna parte.” Un’esortazione di grande rilevanza in un campo lavorativo in cui l’apparire precede di gran lunga l’essere e in cui il modo di porsi definisce quello che si è.

Il futuro del Made in Italy vede sfilare anche i nomi di Flavia la Rocca, anche lei una new entry grazie al The Vogue Talents, che presenta una collezione fresca e colorata, interamente eco-sostenibile e Marianna Cimini, che si ispira al suo Sud, nella creazione di abiti in cui le infinite tonalità dei colori della Costiera Amalfitana, sono i protagonisti.

Nomi di cui sentiremo sicuramente parlare, di giovani che ripongono la fiducia nello studio, come nel lavoro e soprattutto nella grande passione per la moda e nella creazione di abiti in cui continuano a vivere sfumature legate alle proprie origini, ad un’Italia in evidente difficoltà, di cui porteranno però alto il nome, come i grandi vecchi modelli di cui seguono le orme. Bisogna però che non restino legati alla tradizione, ma che facciano tutto di testa loro. Che osino. Se lo dice Franca Sozzani, ci crediamo.

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