La Top 5 degli account Twitter è composta da giapponesi

Secondo una ricerca datata maggio 2013, in Giappone circa il 30% degli internet surfer utilizza Twitter, una percentuale inaspettatamente maggiore rispetto al 26% degli statunitensi.
Nella top seven dei twittatori più accaniti del mondo sei di questi sono giapponesi, così come sono giapponesi i cinque Twitter’s Top Accounts.
Non sono solo i numeri ad attirare una particolare attenzione degli esperti di media, ma anche la tendenza, unica dei giapponesi, di twittare in massa.

Il 3 agosto in occasione della proiezione del famoso anime Castello nel cielo di Hayao Miyazaki, milioni di fan si sono organizzati per twittare all’unisono in un ben determinato momento di climax del film d’animazione, postando in un secondo 143.199 messaggi sul sito di microblogging. Un record che supera di gran lunga il precedente fatto di 33.388 tweets raggiunti in occasione del nuovo anno da utenti giapponesi e coreani.

La propensione dei giapponesi a twittare contemporaneamente in massa denota una profonda relazione tra la tecnologia e il paese, e la preferenza di Twitter rispetto ad altri social network è dettata da aspetti socioculturali tipici del Giappone.

Verso la fine degli anni novanta in Giapponese iniziarono già a circolare cellulari con la connessione ad internet, molto prima rispetto ad altri paesi come gli Stati Uniti. E ancor prima dell’avvento di Twitter, i giapponesi condividevano e inviavano messaggi attraverso un altro social network che si chiamava Mixi.

Twitter, inoltre, oltre ad adattarsi meglio all’uso via cellulare vince su altri social network perché permette di mantenere protetta la propria identità dietro ad account che spesso hanno avatar di personaggi famosi dei manga o degli anime giapponesi.

Nel 2008 è stata lanciata la versione ufficiale in giapponese e dopo il disastro causato dallo tsunami del 2011, Twitter ha introdotto in Giappone il servizio di allerta in casi di emergenza ben un anno prima rispetto agli Stati Uniti.

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