Grillz mania: un sorriso da venticinquemila dollari

Giunge dalle antiche tradizioni malesi e senegalesi la “grillz” mania, tendenza che sta spopolando nello star system e nel mondo parallelo, quello dei fan.

Il termine “grillz” non è altro che la versione slang della parola inglese “grills”, gabbia: la moda, tornata in auge, consiste appunto nell’applicare, sulle arcate dentali, apparecchi di oro, platino e diamanti.

Ad affermare il rientro della tendenza, presa in prestito dal mondo hip hop anni ’80, è stata la regina del pop Madonna, che durante la sua ultima visita a Roma, ha esibito fiera il suo sorriso gioiello. Un sorriso che, come rende noto la cantante, porta la firma di Ace, artista ventottenne di New York, che ha fatto anche della costruzione dei “grillz” il suo mestiere, utilizzando per le sue creazioni oro italiano e diamanti indiani.

E così da Rihanna a Lady Gaga a Katy Perry, la mania in voga tra le star acquisisce sempre maggiore consenso.

Ma cosa succede quando gli ammiratori provano ad emulare le tendenze delle loro icone di stile, eccessivamente costose, però, per le proprie tasche? Scatta a tal proposito l’allarme degli odontoiatri, preoccupati per i casi dilaganti che gli si presentano: i grillz delle star, essendo molto costosi, garantiscono buona qualità nei materiali utilizzati, mentre gli pseudo-apparecchi venduti qui e là a prezzi ridotti con il solo intento di fare moda, possono minare seriamente la salubrità dentale.

Il risultato, spesso addirittura antiestetico, finisce per essere surclassato dall’esigenza di affermazione di uno status: “io posso permettermi dei diamanti tra i denti”.

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