Una mostra per raccontare lo stile di vita riproduttivo degli animali

Si è aperta a Münster, in Germania, la mostra Sex und Evolution che rappresenta la varietà delle modalità riproduttive degli animali, dalle cimici all’uomo.
La mostra è stata inaugurata l’11 ottobre e sarà aperta per un anno al Museo di Storia Naturale della città: oltre a una serie di animali imbalsamanti, raccoglie anche curiosità più o meno famose sull’atto sessuale e sull’attrazione fisica. Il fine ultimo è quello di collegare le modalità riproduttive alle capacità adattative, da qui il titolo ‘Sesso ed Evoluzione’.
Ad esempio, ci spiega come il sudore umano possa fungere da afrodisiaco; ciò è dovuto al rilascio, da parte di alcune ghiandole, di particolari odori detti feromoni, largamente usati anche nell’industria del profumo per attrarre l’individuo di sesso opposto. L’uomo, infatti, verrà attirato dall’odore della donna e viceversa la donna dall’odore dell’uomo. Questo meccanismo è più potente di qualsiasi altra cosa, in quanto è naturale e sta alla base dei fenomeni riproduttivi della nostra specie.

Tra le curiosità più incredibili vi è da notare come molti animali siano abituati alle danze per conquistare la propria amata. I rituali di corteggiamento più belli sono quelli relativi ai volatili, dove si usa sia il canto che il piumaggio delle ali e della coda per influenzare e conquistare la compagna.
Gli accoppiamenti più crudeli sono quelli tra gli insetti: la leggenda sulla Mantide Religiosa che uccide i suoi compagni dopo o durante il rapporto è dovuto a fini alimentari, ma non solamente a questo. Sembra infatti che, decapitando il suo compagno, la Mantide estirpi alla radice i freni inibitori che potrebbero ridurre la qualità della riproduzione e costringendola, così, ad approfittarsi della furia virile del maschio per ottenere una prole.

La mostra è un modo molto particolare di imparare nuove cose sugli esseri viventi che ci circondano, siano essi grandissimi o piccolissimi.
In gallery alcuni degli animali che è possibile ritrovare al Museo di Scienze Naturali di Münster.

Photo credits: ilpost.it

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