Extra Life la maratona dei giocatori di videogiochi per raccogliere fondi

L’evento si svolgerà il 2 novembre, quando centinaia di appassionati si uniranno per fare ciò che più amano: giocare ai videogiochi. È un’iniziativa ideata da Extra Life che ora fa parte dell’organizzazione non profit Children’s Miracle Network Hospitals ed è una nuova strategia per raccogliere fondi da devolvere a bambini bisognosi.
I partecipanti dovranno giocare per un giorno intero, una maratona quindi di 24-25 ore di gioco non stop.

Iniziative di questo genere in cui vengono coinvolte categorie diverse come sportivi e personaggi famosi ne abbiamo già viste tante, ma non è così comune che un gruppo, sicuramente numeroso in tutto il mondo, come quello degli appassionati di videogiochi sia chiamato a partecipare in prima linea.

Inizialmente Jeromy Adams, fondatore dell’Extra Life, era dubbioso sulla buona riuscita dell’evento. Ma il ricordo positivo di un caso del 2007 in cui i giocatori di videogiochi di tutto il mondo avevano risposto a un appello internazionale inviando video games alla giovane Tori Enmon malata di cancro e costretta all’ospedale, ha fatto capire a Adams che i giocatori di videogiochi sono invece perfetti per iniziative di questo tipo, poiché sono sempre impegnati a salvare il mondo e ad essere degli eroi, anche se virtualmente.

Secondo Adams “gli appassionati di video games non corrispondono agli stereotipi di ragazzini rabbiosi e pallidi che stanno nella taverna dei genitori”, sono invece le persone più connesse al mondo, che comunicano in modo efficiente e che possono fare la differenza in eventi come la raccolta fondi per i bisognosi.

Extra Life è nata nel 2008, dopo la morte di Tori per cancro, e finora ha raccolto oltre 4 milioni di dollari grazie all’adesione sempre più grande dei giocatori di tutto il mondo.

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